Il soldatino Sarri al gran premio degli assi. Febbre da scudetto in questo caso e come dare torto a un ambiente incredulo e sognante di fronte alle prodezze di Higuain che non devono e non possono porre limiti all’immaginazione.

CARATTERE - Resta il “problema” della Juve fuggitiva, nei panni di Harrison Ford ma il Napoli ha nel tecnico di Figline il suo Tommy Lee Jones. Un action movie destinato a prolungarsi fino a maggio, un duello psicologico a distanza che il Napoli ha dimostrato di poter reggere. Non era facile assorbire il colpo del derby vinto (più o meno in scioltezza) dai bianconeri, acuito dalla rete iniziale di Rincon. Un manrovescio che avrebbe ammazzato un toro ma il Napoli, con la forza delle idee e non della disperazione, ha rimesso insieme i cocci di una giornata apparentemente storta, cambiando in suo favore una gara che sembrava segnata. Una dimostrazione di forza, l’ennesima di un gruppo strettosi intorno al talento del Pipita, tornato su livelli paradisiaci.

MA CHE INCAZZARSI - Sarri si gode il suo campione e rilancia la sfida alla Juventus capolista solitaria ma ancora lì, a portata di vittoria. E quindi mister Sarri, non incazzarti: “Non ditemi niente della Juve, per favore”, ha detto tra il serio e il faceto dopo la partita. Sicuramente aveva visto e stravisto tutto, ma la linea dell'allenatore è quella della finta indifferenza. Fa bene, ma così come non si è incazzato ieri sera non dovrebbe farlo neanche oggi: con l'ennesima vittoria ha blindato senza dubbio la qualificazione in Champions League via play off, e con ogni probabilità messo in cassaforte il secondo posto: vero grande obiettivo del Napoli. E allora Sarri, che ti incazzi?