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  • Sassuolo e Torino, la vittoria del made in Italy

    Sassuolo e Torino, la vittoria del made in Italy

    Sassuolo e Torino, le belle realtà del calcio italiano. Due società dalla storia così diversa, ma dal recente passato tanto simile. Domani si ritroveranno di fronte, in una sfida che ha il sapore d’Europa: i neroverdi sono sesti, i granata noni, e in caso di vittoria andrebbero a un punto proprio dalla formazione di Di Francesco. Così il tecnico dal passato nella Roma ha fatto le fortune di Squinzi, dall’altra parte il suo collega Ventura ha saputo riportare il Toro nelle zone alte della classifica. I due presidenti hanno avuto la fortuna, ma anche il merito, di trovare due allenatori preparati e vogliosi di costruire un progetto vincente: fino adesso, hanno avuto pienamente ragione. Cairo continuare a puntare sul tecnico genovese ormai da cinque anni, e il loro rapporto durerà ancora fino al 2018; Squinzi, se si esclude il breve interregno di Malesani all’inizio del 2014, è alla quarta stagione con Di Francesco.
     
    Sono due isole felici, Sassuolo e Torino, che puntano tutto sul made in Italy, altro aspetto importantissimo. Granata e neroverdi sono le formazioni che, ogni domenica, schierano più giocatori italiano di tutto il campionato di serie A. E che giocatori: da una parte e dall’altra, ci sono tanti giovani promettenti. Dai Baselli-Belotti-Zappacosta del Toro, ai Berardi-Politano-Pellegrini dall’altra. Due squadre che fanno del gioco palla a terra e delle verticalizzazioni i propri marchi di fabbrica, che hanno messo in affanno anche le big del nostro campionato. Al Mapei Stadium sono caduti il Napoli e la Juventus, all’Olimpico la Fiorentina ne prese tre a settembre. Ecco, probabilmente quello che ancora manca a Sassuolo e Torino per poter spiccare definitivamente il volo è la capacità di saper imporsi anche in trasferta, non soltanto tra le mura amiche. Ma i progetti ci sono, e sono entrambi molto interessanti: domani si troveranno di fronte, in una sfida che si preannuncia bella e affascinante. 

    Emanuele Pastorella

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