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  • Sassuolo-Fiorentina: è anche Di Francesco vs. Montella

    Sassuolo-Fiorentina: è anche Di Francesco vs. Montella

    • Luca Cellini

    Due anni da compagni di squadra, dal 1999 al 2001, ed un'amicizia che dura da oltre 15. Eusebio Di Francesco e Vincenzo Montella quando si stringeranno la mano, prima del fischio di inizio di Sassuolo – Fiorentina, in programma domenica prossima al 'Mapei Stadium' fingeranno sorrisi di circostanza, perchè in realtà i due non sono solo colleghi ma quasi fratelli. Non una frequentazione quotidiana fra il pescarese mister dei biancoverdi emiliani e il 38enne di Castello di Cisterna ma rapporti consolidati da luoghi condivisi a Roma anche al di fuori dello stesso spogliatoio di Trigoria, dove chi era sotto la guida di Fabio Capello ha cementato vincoli che andavano oltre al calcio. E così mentre Montella nasceva come allenatore nei lupacchiotti Giovanissimi, Di Francesco già ne studiava le prime mosse,e gli incroci al corso Master per allenatori a Coverciano, fra l'altro con l'oggi tecnico dell'Under 21 Di Biagio, sono sembrati un prolungamento degli allenamenti tecnico-tattici che facevano in maglia giallorossa. Si sentono spesso al telefono Montella e Di Francesco. Il primo ha sostenuto quest'ultimo dopo lo 0 a 7 con l'Inter, il secondo ha chiesto consigli all'allenatore della Fiorentina su come affrontare l'impegnativo torneo di serie A.  Di Francesco ha confessato come Montella gli abbia chiesto notizie del talento del Sassuolo Berardi, con il mister gigliato che ha sondato il terreno se al Sassuolo si possano valorizzare elementi come Wolski e Vecino che in viola stanno facendo fatica. Forse non sara' una bella partita quella del 'Mapei stadium', perchè i due allenatori conoscono quasi tutto dell'altro, certamente sara' l'occasione per veder confrontati due stili di gioco quasi blasfemi per il calcio, ovvero propositivi e votati all'attacco, con il Sassuolo che sembrava spacciato e che adesso viaggia quasi in acque tranquilli, mentre la Fiorentina è ancora destinata ad un ruolo di rompiscatole delle big di serie A, dopo un girone di Europa League di fatto perfetto, con cinque vittorie ed una sconfitta, al contrario delle figure mediocri fatte nell'ex coppa dei campioni dalle tre italiane impegnate fino ad una settimana fa. 

     

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