Chissa' se Diego Della Valle ha ancora l'idea per riformare il calcio italiano di allestire una confindustria del calcio. Quando quasi due anni fa mister Tod's lancio' questa idea, in una conferenza stampa convocata nei suoi uffici a Milano, venne respinta al mittente dai grandi del calcio, un po' come il fallimento del tavolo della pace per Calciopoli, patrocinato dall'allora numero 1 dello sport italiano Gianni Petrucci. Sicuramente se l'azionista di maggioranza gigliata dovesse rilanciare la proposta dei patron dei club di serie A come riformatori del pallone italico, inviterebbe come nuovo coinquilino della massima serie anche il padrone vero di Confindustria, ovvero quel Giorgio Squinzi grazie alla cui azione sportiva societaria il Sassuolo è salito dall'ex serie C al massimo torneo italiano. Ha viaggiato forte la locomotiva biancoverde emiliana, che non solo ha colto due promozioni incredibili, portando per la prima volta la squadra della provincia di Reggio Emilia in serie A, ma ha anche acquistato il 'Mapei Stadium', conquistando uno stadio di proprietà come solo la Juventus ha già. Il Sassuolo è piu' avanti a livello di infrastrutture rispetto a top club come Napoli, le due romane, le due milanesi e la stessa Fiorentina. Difficilmente domenica prossima Diego Della Valle e Giorgio Squinzi si ritroveranno sugli spalti del 'Mapei Stadium' ma è molto probabile che i dirigenti gigliati chiederanno consigli ai colleghi sassuolesi su come arrivare alla costruzione o quantomeno all'acquisizione di uno stadio.