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  • Sassuolomania: dal Maracanã di Carpineti
Sassuolomania: dal Maracanã di Carpineti

Sassuolomania: dal Maracanã di Carpineti

La tribunetta del Maracanã. Gli ossimori esistono! Al fresco e su un seggiolino centrale della tribunetta metallica che dà sul campo di Carpineti, non ci pensavo. Era poi soltanto ieri l'altro, in realtà: il 29 luglio. Dovete sapere che i montanari delle nostre parti, qui nell'Appennino reggiano, chiamano questo impianto sportivo, che ora ospita il Sassuolo nella seconda fase del ritiro, "Maracanã". Ci somiglia, dicono.

Comunque; io me ne stavo lì, dalla tribunetta, a guardare il secondo giorno dei neroverdi al Maracanã di Carpineti. A tratti il vento deviava i palloni. Non solo il vento, però. Purtroppo il campo è molto rovinato quest'anno, così il Sassuolo, dopo la partita di domenica col Pescara, ritornerà al Ricci già da lunedì, anticipando il rientro.

Dicevamo: 29 luglio, pomeriggio. Riscaldamento con la palla sotto forma di circuiti per la conduzione e la trasmissione della stessa, poi un'infinità di 11 contro 0, infine partitella "chi perde paga" (Nessun vincitore: buon segno?). Belli, gli 11 contro 0! Anche da vedere, dico. Si apprendono molte cose, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, nel  momento in cui l'astrazione si fa azione, e tuttavia non è ancora realtà. Le simulazioni sono importanti.

Ieri l'altro, per esempio, se in tutti i ruoli c'erano almeno due, tre giocatori che si alternavano, presumibilmente il titolare, una riserva e un giovane, nel ruolo del regista no, c'era solo Magnanelli. La sua è stata un' esercitazione senza soluzione di continuità. Non che non abbia il cambio, volendo, poiché Missiroli potrebbe, Laribi potrebbe, Pellegrini pure; è che quella ripetizione, evidentemente, (ma questa è una mia ipotesi), gli serve ad allenare non solo l'aspetto tecnico-tattico, ma anche la concentrazione, dato che il ruolo che riveste è effettivamente un ruolo-fulcro, nella manovra di Di Francesco, soggetto a continue sollecitazioni. Ipotesi di un venerdì di luglio, mi rendo conto, però mi ha fatto specie constatare insieme a qualche presente questa anomalia.

Ero salito a Carpineti per trovar risposta ad alcuni interrogativi sul centrocampo del Sassuolo, in seguito all'acquisto di Duncan. Dove lo piazzerà? Prontissima la risposta del campo, per quanto provvisoria: mezzala sinistra, davanti a Biondini e a un primavera. E Missiroli, che di solito giocava lì? Lo ha schierato mezzala destra, forse un caso. Dietro di lui, Laribi e Pellegrini. Strana distribuzione, comunque; ne risultava un po' sbilanciato, il tasso tecnico.

Un altro interrogativo che avevo era questo: è già al completo il reparto di centrocampo? Ecco, qui l'11 contro 0 non poteva aiutarmi più di tanto. C'ha pensato l'a.d. Carnevali, il giorno dopo, a chiarirmi la situazione, finita la conferenza stampa di presentazione del Trofeo TIM 2015. Alla domanda schietta, una risposta altrettanto chiara: con l'arrivo di Duncan, a centrocampo siamo a posto. Niente El Kaddouri, di conseguenza, anche perché si vorrebbe valorizzare il giovane Pellegrini, già pimpante e promettente.  Poi, niente vice-Magnanelli. Lo diciamo per tutti quelli che ancora oggi si stessero chiedendo dov'è il doppione del capitano negli 11 contro 0.

Altro paio di maniche, l'attacco: quel Defrel lì, per esempio, voi non lo vorreste? Su questo punto la società sta valutando. La prossima settimana potrebbe essere decisiva, stando alle parole di Carnevali rilasciate durante la conferenza stampa di giovedì: "Il Trofeo TIM, così vicino all'inizio del campionato, non potrà più essere considerato un semplice torneo estivo. Le squadre, ormai già pronte, scenderanno in campo con le formazioni titolari". Punte centrali comprese?

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