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  • Sassuolomania: interpretando Genoa-Sassuolo

    Sassuolomania: interpretando Genoa-Sassuolo

    Oggi vorrei analizzare l'avversario che il Sassuolo incontrerà domenica, al Luigi Ferraris, da un unico punto di vista. Non il modulo, non i risultati, non i giocatori, nient'altro che un singolo aspetto: i tempi dei gol del Genoa. Perché la cosa abbia ancora più senso, raffronteremo infine i dati statistici delle due squadre, raccolti in queste dodici giornate, in modo tale da raggiungere qualche conclusione significativa, per quanto astratta e fatta a tavolino. I limiti dell'operazione si denunciano da sé, ciononostante, se presi con equilibrio, questi dati possono offrire comunque qualche spunto interessante.

    Quand'è più vulnerabile, il Genoa di Gasperini? E quand'è più pericoloso? E la squadra di Di Francesco? Per rispondere a queste domande, partiamo dai gol realizzati e subiti dal Genoa nei 90'. Ultima premessa: di solito il tempo regolamentare composto dalle due frazioni di gioco viene suddiviso ulteriormente in fasi più brevi, da quindici minuti ciascuna, così che ogni tempo risulti scomposto in tre quarti d'ora.

    Dei 12 gol fatti dal Genoa finora in campionato (2 in meno del Sassuolo), il 33% (4 gol) è stato realizzato nell'ultimo quarto delle partite, vale a dire tra il 75' e il 90', mentre un bel 25% (3 gol) a inizio gara, nei primi 15'. Gli altri 5 gol rimanenti sono stati messi a segno o nella fase centrale del primo tempo (2) o in quella del secondo (2) o nel primo quarto della ripresa (1). Da sottolineare quello 0% nell'ultimo quarto della prima frazione di gioco, quei 15' che precedono il tè caldo. Perché?

    Perché se passiamo ai gol subiti (16, 6 in più del Sassuolo) nell'arco dei 90' ci accorgeremo immediatamente che quello 0% è inversamente proporzionale alla percentuale  notevole di gol concessi in quella stessa fase della partita: il 38% (6 gol). Inutile ripetere che l'attacco è la miglior difesa. Quasi la stessa proporzione, a inizio ripresa, quando all' 8% (1 gol) realizzativo si oppone un buon 25% di gol subiti (4). A invertire, invece, questa tendenza, l'ultimo quarto d'ora, dove per il Genoa, ma più in generale nel calcio, può succedere di tutto (a fronte del 33% realizzativo, il 19% di gol subiti: 3). Infine viene anche da dire che, se nella fase offensiva il Genoa non segna mai nel quarto d'ora che precede l'intervallo, quanto ai gol presi, non c'è quarto d'ora che tenga (ne ha subito almeno 1 in ogni frazione).

    In sintesi, concluderemo dicendo che il Genoa parte molto forte e finisce le gare ancora più forte, salvo poi concedere qualcosa (e forse troppo) nelle fasi centrali della partita, specialmente tra il 30' e il 60' e nel finale.

    Il Sassuolo, al contrario, risulta molto pericoloso dal 15' al 30' e dal 30' al 45' (in queste due fasi le percentuali realizzative sono del 29%, 8 gol in tutto). Lo spicchio d'ombra, lo 0% realizzativo, si collaca invece nella fase centrale della ripresa, quando il Sassuolo diventa più sterile senza tuttavia subire grossi contraccolpi (solo l'1% di gol subiti). In questo dato, se lo paragoniamo a quello 0% realizzativo del Genoa, il Sassuolo dimostra maggior compattezza e capacità di soffrire, dal momento che il Grifone in questi casi cede, subendo, come ho detto, la maggior percentuale di gol. Altro raffronto confortante, per i neroverdi, è l'alto grado di vulnerabilità del Sassuolo nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, al quale corrisponde l'ormai famigerato 0% realizzativo del Genoa. In sostanza: quando il Sassuolo abbasserebbe la guardia, i rossoblù dormirebbero. Non così però ad inizio e a fine gara, dove gli uomini di Gasperini sono arrembanti e produttivi, mentre quelli di Di Francesco tendono a incassare il 40% dei gol (20% nel primo quarto, 20% nel'ultimo). Ignorare o interpretare? Voi cosa fareste al posto di un allenatore?          

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