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  • Sassuolomania: la Juve è troppo

    Sassuolomania: la Juve è troppo

    • Luca Bedogni
    Se cade a terra Acerbi, vuol dire che è veramente forte. A Gonzalo Higuain è bastata una finta senza palla, al centro dell'area, per disorientare il difensore neroverde e trovarsi solo davanti a Consigli, in occasione del primo gol. Nel frattempo, o meglio qualche attimo prima, sulla catena di sinistra della Juventus Mandzukic aveva premiato la sovrapposizione di Alex Sandro con un colpo di tacco sulla corsa. Antei e Berardi nulla hanno potuto difronte a tanta superiorità, fisica e tecnica insieme. Il brasiliano l'ha messa rasoterra, semplice semplice sul piede del Pipita che ormai tagliava verso il primo palo; 0-1, soltanto al 9'.

    Sempre Higuain è andato poi in pressione su Cannavaro intorno al 25', intercettando il pallone da cui sarebbe nato il raddoppio di Khedira. Di chi sarebbe l'assist? Di Higuain che dalla sinistra l'ha passata al centro, o di Dybala, autore del velo? Khedira, lui, per semplificare l'ha sbattuta dentro, mentre il nostro centrocampo tardava ad accorciare preso alla sprovvista dall'erroraccio di Cannavaro. Al di là di quanto la Juve abbia impressionato, bisogna pur parlare di Sassuolo.

    Si poteva fare di più? Forse. Per prima cosa possiamo chiederci se il 4-2-3-1 con Pellegrini trequartista abbia funzionato. La risposta è: non tanto. Se è vero che purtroppo la formazione dipendeva dal caso Defrel e dall'indisponibilità di un terzino destro di ruolo, l'idea di mettere Pellegrini così alto ha creato qualche scompenso. Innanzitutto a centrocampo, dove a volte si prendevano certe infilate da star male, poi anche davanti; Matri di fatto era molto isolato perché Pellegrini è più centrocampista che trequartista. La stessa prova del giovane talento, da un punto di vista tecnico, è stata un po' al di sotto di quello che ci si aspetta. Ma è normale, in quella zona diventa tutto più veloce, se sbagli uno stop di un centimetro ti piombano addosso in due o in tre con una foga sorprendete. Lo stesso Pjanic.. guardate che è stato proprio il bosniaco, nella ripresa, a fargli un'entrataccia! L'ha fatto persino uscire zoppicando.

    Il più pericoloso dei  nostri tre attaccanti è stato Politano, ma solo per quel guizzo nella ripresa con cui, sorpreso Alex Sandro, ormai sorprendeva anche Buffon. Sulla respinta, Matri ha provato un tap-in senza successo, toccando in quel momento uno dei pochi palloni della sua difficile partita. La Juve è stata granitica, bella e fantasiosa, non ce n'era, ammettiamolo. Di Francesco ha provato a cambiare modulo, a tornare sul 4-2-3-1 di partenza con l'ingresso di Defrel e spostando Berardi sulla trequartista, ma è stato tutto inutile, si sbatteva contro un muro.

    Tornando alla difesa, riportiamo le parole del mister sulla scelta quasi obbligata di mettere Antei su Mandzukic: "Si diceva che la Juve avesse vinto molte partite grazie ai colpi di testa del croato, schierato da esterno sinistro, così ho provato a limitargli la giocata mettendogli Antei in marcatura". Far di necessità virtù, contro la Juve non è bastato. Una sconfitta che ci sta e che non interrompe minimamente la risalita del Sassuolo.

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