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  • Sassuolomania: la prima stecca? Parliamo di Zecca

    Sassuolomania: la prima stecca? Parliamo di Zecca

    • Luca Bedogni
    Domenica negativa per gli uomini di Di Francesco che, rimasti in dieci per quasi 90', hanno permesso al Chievo di vincere oltre all'andata anche la gara di ritorno (1-3). Episodio chiave della partita, l'espulsione di Letschert al 3'. Sorpreso da un lancio oltre la linea, il centrale ha atterrato maldestramente Inglese in area, da ultimo uomo. Per Pairetto non ci sono stati dubbi: rigore e cartellino rosso. Da quel momento in avanti i neroverdi si sono schierati con un 4-4-1 che si trasformava in fase offensiva in un 4-2-3. Duncan terzino, Peluso centrale, almeno fino all'ingresso di Antei nella ripresa, quando il ghanese è tornato a centrocampo.

    La cosa buffa è che il Sassuolo si era portato pure in vantaggio, visto che Inglese quel rigore ottenuto non l'aveva poi realizzato. L'1-0 è successo sugli sviluppi di una delle tante ripartenze del Sassuolo: cross di Berardi, ottimo taglio di Politano, Sorrentino beffato prima parzialmente dal lieve colpo di testa dell'esterno, e quindi dal tap-in fatale di Matri, come un rapace in area piccola. Tutto sembrava andare per il meglio allora, 1-0 sulla traccia affascinante di Bologna-Milan. E invece no, Inglese è sbucato fuori di nuovo.

    Sapete qual è il colmo per una squadra rimasta in dieci? Prendere gol su calcio d'angolo. Così è avvenuto. Poi Inglese ha fatto l'americano e ne ha segnati altri due; era in stato di grazia. Partita atipica, riassumendo, da archiviare senza troppi pensieri.

    La vera notizia del week-end viene dal campionato Primavera: sabato pomeriggio, sul campo di Castellarano, il Sassuolo ha battuto la Juventus capolista per 4-2. In questo modo gli uomini di Mandelli (30 punti) hanno accorciato sul Torino terzo in classifica (32 punti). L'arrivo di Scamacca, il secondo acquisto della sessione invernale del mercato neroverde, sicuramente rilancia questo gruppo forte, ma che non ha ancora spiccato il volo. Il centravanti proveniente dal PSV, scuola Roma, aveva già esordito la settimana scorsa contro l'Avellino, ultimo in classifica. Andato in gol su punizione, era il grande atteso nella sfida contro la Juventus. Eppure tutte le attenzioni se le è prese Zecca, segnando una doppietta che lo consacra definitivamente come il miglior prospetto della Primavera sassolese. Giacomo Zecca è un esterno destro classe 97, per il secondo anno consecutivo al servizio di Mandelli. Oltre ad aver preso parte al ritiro con la prima squadra, si allena e si è allenato spesso con Di Francesco, che sembra avere un occhio particolare per lui. E in effetti, quest'anno soprattutto, per Zecca parlano i numeri: ha già superato la doppia cifra e sta lottando per il titolo di capocannoniere del girone B. Al contrario di Pierini (l'esterno opposto) è forse meno estroso, ma ha una progressione formidabile. Non a caso i due gol di ieri sono nati da due ripartente ben fatte, in cui Zecca ha seminato i bianconeri. Ogni volta che accelera, dà l'idea di voler puntare la porta dritto per dritto, con il minor numero di tocchi possibili. Essenziale e potente, ha dunque rubato la scena a Scamacca, apparso invece un po' troppo macchinoso e ancora fuori dal gioco. Da questo bel tridente nascerà un giocatore pronto per la prima squadra? Chissà; al momento il più maturo è lui, Giacomo Zecca. 

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