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  • Sassuolomania: la Trottativa è finita!

    Sassuolomania: la Trottativa è finita!

    Dopo alcuni giorni di mistero, in cui l'affare sembrava già bell'e fatto, ma mancava ancora la firma, il Sassuolo Calcio ha ufficializzato ieri l'acquisto a titolo definitivo di Marcello Trotta, attaccante classe '92 proveniente dall'Avellino. Immortalato in un parcheggio con felpa, sorriso e pollice "tutto è ok!", la foto del comunicato ha cominciato a girare sul web dalle 13:45, mentre la squadra si preparava mentalmente alla gara col Torino.

    Da un verde (quello dei Lupi irpini) all'altro (quello cantato da Nek), Trotta non può non essere considerato un giovane di belle speranze, un bomber in erba. Giova ricordare, tuttavia, ma ci ha pensato subito Di Francesco nel post-partita di ieri, sempre cauto e navigato ai microfoni, che l'attaccante di origini campane potrebbe aver bisogno di ambientarsi, "visto che in Serie A, Trotta, per quanto bravo e promettente, non ci ha mai giocato". Oppure, nella migliore delle ipotesi, potrebbe esplodere già da domenica contro il Bologna, considerando i suoi debutti pregressi; per citarne solo uno, quello del 5 marzo 2014 con l'Under 21, quando siglò una delle due reti che portarono alla vittoria gli azzurrini contro l'Irlanda del Nord.

    Centimetri, questo porta, e tanta protezione del pallone spalle alla porta. Uomo d'area, Trotta non disdegna la manovra dei compagni, offrendosi spesso come punto di riferimento anche sulle palle lunghe. Naturalmente è mancino, non era neanche da dire. Dopo Zaza, dopo Defrel (siamo già al dopo Defrel?), un altro sinistrorso. Oltre ad essere un' arma in più per tutte le ragioni elencate, Di Francesco, quando (non sia mai!) e se vorrà cambiare modulo in caso di indigenza, potrebbe affiancargli Defrel come seconda punta, riportando il francese nella sua dimensione. Difficile smuoverlo dal 4-3-3, intendiamoci, però la pulce nell'orecchio gliela mettiamo, giusto come perfetta alternativa alla perfezione.

    Questo perché anche ieri sera, contro il Torino, Defrel ha un po' deluso. Pericoloso sì, ma soltanto una volta, al 60', quando Duncan gli mette un pallone d'oro sul sinistro, e lui ci prova al volo con un tiro forte, bello ma centrale. Non è facile sfuggire alla fisicità di Glik, vorrei vedere voi, però è nel complesso che questo Defrel non ha convinto.

    Segna di più Acerbi, per ora. Dopo la partenza di Floccari e la zampata di ieri sera valsa il pareggio, il difensore centrale è salito a quota 3, come Sansone, Berardi e Floro Flores. Forse perché in tribuna c'era Conte, o forse perché è semplicemente un po' più fortunato, visto che a Defrel i gol glieli tolgono pure (vedi quello col Frosinone considerato un'autorete).

    Della partita col Torino, bruttina, ricorderemo poco. Forse il solo Peluso che stramazza a terra sgambettato da Belotti, o, secondo la versione poliziesca di Di Francesco, freddato dagli spalti da un anonimo cecchino.        

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