Sassuolomania: meno dell'Hellas
La cosa più brutta, comunque, è capitata a quelli come me, che per una strana coincidenza oltre a Sassuolo-Verona avevano visto anche Verona-Bologna, lunedì scorso. Dopo aver seguito naturalmente anche Benevento-Sassuolo. Ecco, confrontando queste quattro partite, a occhio e croce uno sarebbe portato a pensare che ultima e penultima si siano affrontate domenica scorsa. Ma non è così, il Sassuolo è ancora qualche punto sopra al Verona penultimo, tuttavia la quadratura dell'Hellas, le prestazioni, ci sono. Per quanto riguarda il Sassuolo, invece, alto mare.
Anche a Benevento, cosa credevate? Chi poteva stare tranquillo dopo una vittoria del genere? Nessuno. Non c'è traccia di evoluzione, si continuano a commettere gli stessi errori. In più davanti non solo non si segna: regna la tristezza. La tristezza di un 4-3-3 svuotato d'intensità, fatto di Matri al piccolo trotto, di Berardi orfano, e di altri che, Politano a parte, meglio se lasciamo stare. Io continuo a sostenere che il Sassuolo vero di Bucchi, quello che Bucchi stava costruendo con le sue mani, è durato troppo poco: dal passaggio al 3-5-2 al gol di Luis Alberto all'Olimpico. Quello che è avvenuto dopo è un ritorno all'ordine dettato dagli infortuni. Con la difesa a quattro -lo abbiamo visto- si beccano le infilate di oggi, se incontri degli avversari che la mettono sulle ripartenze, l'attacco della profondità e i tagli veloci. Purtroppo la ricetta non c'è: forse far saltare l'allenatore, ma poi per che nome?
C'è però una partita di coppa da onorare questo mercoledì, sempre al Mapei, contro il Bari (4^ turno eliminatorio di TIM Cup). Oppure da usare per sperimentare qualcosa. Per tornare a familiarizzare con l'altro modulo? In campionato ci attendono ancora Fiorentina, Crotone, Sampdoria, Inter e Roma. Non proprio un calendario in discesa..