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  • Sassuolomania: mille ragioni per Lapadula

    Sassuolomania: mille ragioni per Lapadula

    • Luca Bedogni
    Molto semplicemente, io non osavo. Non osavo proferire il suo nome, quasi che il pronunciarlo potesse in qualche modo ostacolare le operazioni di mercato in atto. Ero diventato tutt'ad un tratto scaramantico, senza nemmeno accorgermene. Ma oggi voglio rimpossessarmi di quel briciolo di razionalità che ho perduto, incantato dai suoi 30 gol, dai suoi 12 assist, e pronunciare forte il nome di Gianluca Lapadula. E' lui, il nostro target ideale! Non c'è Zapata né Immobile che tenga! Razionalità ci vuole, non scaramanzia. Se ci pensiamo un attimo, infatti, l'accostamento Lapadula-Sassuolo è quello che ha più senso, ed è per questo che siamo in pole.

    Basta guardare la faccia di Gabbiadini. Vuoi tu, Gianluca, ridurti in questo modo, il primo anno di Serie A? Vuoi tu, Gianluca, accomodarti al freddo, osservando e onorando, in campionato come in Champions, le gesta dell'inamovibile Pipita? Ma andiamo, Gianluca! Lapagol! Sir William! Già questa visione (la faccia di Gabbiadini) dovrebbe spaventarti.

    Al Sassuolo, il capocannoniere della B, sarebbe lui il protagonista, e ovviamente, non solo in campionato, ma anche in Europa. Si chiama gradualità, e non è affatto un brutto procedere. Anzi, è consigliato. D'altro canto, forse non tutti lo sanno, nel 2014 lo stesso Lapadula ottenne già la qualificazione al terzo turno d'Europa League, quando ancora giocava in Slovenia, nel ND Gorica. Allora ne segnò "soltanto" 14, di gol, in 32 partite. E' laggiù che imparò a vincere (non il campionato, eh, parliamo "solo" della coppa nazionale). Il campionato, invece, quello italiano di Lega Pro, l'avrebbe vinto l'anno dopo, nel 2015, col Teramo, quasi raddoppiando il suo bottino di reti (21). Così siamo arrivati alla stagione appena trascorsa, alla promozione in A e al titolo di capocannoniere.

    Questo per dire che Lapadula ha, punto primo, la stoffa del vincente, punto secondo, tanta fame, proprio come quella che ha dimostrato d'avere il Sassuolo nella sua ascesa strepitosa. Chi volesse, ora, può andare a controllare la restante parte della sua carriera, fatta anche di San Marino, Ravenna e Pro Vercelli.

    A me, qui, preme ritornare ai motivi razionali che dovrebbero spingere uno come lui a scegliere il Sassuolo. Trascuro appositamente il progetto tecnico, la piazza, l' allenatore Di Francesco, il suo 4-3-3, la ormai certa permanenza di Berardi. Parliamo di Juventus, e prim'ancora, dell'asse Pescara-Sassuolo-Juventus. Inutile sottolineare la provenienza di Di Francesco, quella di Politano arrivato giusto l'anno scorso, e gli ottimi rapporti che ne conseguono; il Pescara si sta informando per Falcinelli e Trotta, tra l'altro.

    Meno inutile sarà invece ricordare che Lapadula nasce a Torino nel 1990 e, oltre ad esser figlio di un fiorista, cosa di per sé trascurabile, è juventino, cosa un po' più seria. Ciò significa aver fatto il raccattapalle mentre giocava Del Piero ed esser cresciuto nel settore giovanile della Juventus. La Juventus è, quindi, per Lapadula, la cosa perduta, la res amissa cui vorrà ricongiungersi al più presto. Il Sassuolo, un tramite da sogno. Naturalmente tutto questo non potrebbe accadere se la Juventus stessa non fosse interessata, in prospettiva, al giocatore.

    Dall'altra parte abbiamo di nuovo il Napoli che, oltre a tutti gli aspetti contestualmente negativi riportati sopra, è rivale storica dei bianconeri, nonché seconda forza del campionato appena trascorso. Secondo voi, allora, Vrsaljko andrà a rafforzare il Napoli? Secondo voi, allora, Lapadula andrà a rafforzare il Napoli? Gli assi d'intesa si cementano anche così: indirettamente. Poi potrò sbagliarmi, ma l'impressione, al momento, è questa. Razionalmente dico: Lapadula al Sassuolo!

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