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  • Sassuolomania: 'miracolo' a Benevento. Parigini farebbe comodo

    Sassuolomania: 'miracolo' a Benevento. Parigini farebbe comodo

    • Luca Bedogni
    Mettiamoci un istante nei panni di un giocatore del Benevento, che ieri ha perso dolorosamente contro il Sassuolo al fotofinish (1-2). Davanti al suo pubblico, la tredicesima sconfitta stagionale. La cascata di episodi ravvicinati che, nella ripresa, è rovinata sulla domenica dei sanniti era qualcosa di inimmaginabile anche solo all' intervallo. E' come se la sorte si fosse incrudelita tutt'a un tratto, per capriccio, contro il bel gioco disperato, tentato da De Zerbi. Prima il regalo di Brignoli, il portiere che consegnava il pallone al limite a Missiroli nell'azione del vantaggio neroverde firmato Matri. Poi il pareggio illusorio e meritato di Armenteros, attaccante giallorosso autore di una prestazione notevole. Quindi l'espulsione ingenua di Letizia per somma di ammonizioni sul cliente Ragusa. In dieci, dal 67' fino alla fine, ce l'avevano quasi fatta. Anche perché Berardi, subentrato a Ragusa al 72', aveva sciupato il rigore della vittoria a pochi minuti dal triplice fischio di Mazzoleni. (Calciato sulla traversa, alto e alla ricerca dell'incrocio dei pali, giusto per essere concreti..). Fare un punto, per il Benevento, voleva dire iniezione di fiducia, voleva dire togliersi quell'etichetta pesante, al limite dell'ingiurioso. E invece è piovuta dal cielo la maledizione definitiva, il gol di testa di Peluso al 94', che ha regalato la vittoria alla squadra più esperta.

    Questo era il verso della pagina che i neroverdi hanno scritto ieri al Vigorito. Il recto naturalmente sprizza di gioia da ogni rigo, parla di una partita conquistata miracolosamente quando il pareggio, risultato insoddisfacente per gli emiliani, sembrava ormai destino. Non dobbiamo però accontentarci della facile opposizione sfortuna/fortuna, maledizione/benedizione, maleficio/miracolo, come chiave interpretativa dell'evento. Bisogna parlare di un ritrovato Politano (senza dubbio il migliore), della professionalità e del temperamento di Peluso che ci ha creduto fino all'ultimo, dei palloni recuperati da Missiroli (in tutto 6), e di uno spirito di squadra che alla fine dei conti ha ripagato.

    Certo, nessuno dimentichi le difficoltà incontrate e tutti i limiti che anche ieri sono emersi, e di cui lo stesso Bucchi si è detto consapevole al termine del match. Questa però era la vittoria che ci voleva: una mazzata tremenda. Ora lo scontro diretto con il Verona, sabato, in casa, potrà essere la svolta vera. A Benevento era un dovere, ma contro l'Hellas sarà altrettanto.

    Per finire, ancora due cosette: rimarchevole davvero il Politano visto ieri. Tornato sulla fascia destra per l'assenza nell'undici di Berardi è sembrato ancora una volta più a suo agio, e non è una novità. Ma non sarebbe forse il caso di puntare su un esterno sinistro, destro di piede, in grado di rientrare a piede invertito, in modo da lasciare il piccolo Pollo libero di svariare a destra? Abbiamo visto ancora una volta le imprecisioni sottoporta di Ragusa, è ora di affidare la fascia sinistra a un destro più tecnico.

    Un esempio? In circolazione c'è quel Parigini di ieri, da tempo nel mirino neroverde, che non sembra gradire troppo le panchine a Benevento. Lo screzio tra lui e De Zerbi nella ripresa è stato indicativo: il nuovo allenatore voleva rimetterlo giù, dopo averlo fatto entrare al posto di D'Alessandro. E dire che in nazionale Under 21 si sta mettendo in mostra, questo Parigini, andatevi a vedere i gol che fa. Tra l'altro, col Torino (la proprietà del cartellino del giocatore è granata), il Sassuolo ci aveva provato anche in estate. Indovinate che scambio aveva proposto? Ragusa-Parigini. Voi direte: "E Berardi poi?!". Berardi se non cambia atteggiamento, se rimane in questo limbo rischia di tenere in scacco se stesso e il Sassuolo. Qualcosa lì davanti deve cambiare. Ma questo comporterebbe il sacrificio di uno dei due esterni mancini che abbiamo, che, per la cronaca, sono anche i giocatori più talentuosi del reparto. 

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