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  • Sassuolomania: una lacrima per Zaza, ma Defrel...

    Sassuolomania: una lacrima per Zaza, ma Defrel...

    Policoro, comune italiano in provincia di Matera, Basilicata; il 25 giugno 1991 nasce Simone Zaza. Qualche giorno prima, il 17, in un comune dell'Île-de-France situato a sud-ovest di Parigi, parlo di Meudon, viene al mondo Grégoire Defrel. Stesso anno, stesso mese, stesso piede. Potremmo divertirci a trovare molte somiglianze tra questi due giocatori, ed è quello che faremo, sulla scia della dichiarazione rilasciata dal mister in questi giorni: "Defrel è un ottimo sostituto di Zaza".

    Prima però, qualche differenza oggettiva, partiamo dai dati. Intanto -a voi, lo so, non fregherà un tubo- Zaza è cancro, mentre Defrel è gemelli. Poi, uno è alto 1,87 (Simone), l'altro un po' meno, 1,79 (Grégoire). Quanto al peso, gli 81 kg del neoacquisto juventino non staccano di molto i 77 dell'ex-Cesena.

    Diverso è anche l'anno d'esordio in Serie A e il numero di gol in B, voci che Simone Zaza può evidenziare col suo Stabilo preferito, grazie a quello splendido 2012/2013 con l'Ascoli, quando mise a segno ben 18 reti nel campionato cadetto, attirando l'attenzione del Sassuolo neopromosso. Defrel dov'era, quell'anno? Che faceva?

    Giocava e non giocava nel Cesena il suo primo anno, solo 3 gol, solo 3 assist. Si tragga subito la conclusione che Zaza è sbocciato prima, allora. Questo andava detto. Anche l'anno successivo, tuttavia, il 2013/2014, non è propriamente un'esplosione per Defrel, nonostante i 5 assist, i  5 gol, compreso l'ultimo, decisivo contro il Latina nella finale di ritorno dei play-off, e la conseguente promozione in A. Avete notato il numero di assist? E' cresciuto, così come sono cresciuti i gol. Piano piano, i gemelli, pian pianino.

    La vera e propria esplosione, però, è arrivata quest'anno, sotto i riflettori della massima serie: 34 presenze, 9 gol, 6 assist. E' stato questo, Defrel al Cesena, Defrel in quel Cesena lì, così malmesso, Defrel che questa estate lo volevano tutte (per dirne solo alcune: Torino, Genoa, Palermo, Bologna..).

    Esordio in A con 9 gol.. vediamo.. chi vi ricorda? Ma sì, ma proprio lui, il predecessore Simone Zaza, che nella sua prima stagione in A (2013/2014) portò a segno la stessa bellezza di reti, 9 per l'appunto, in 33 presenze. E gli assist? Controlliamo allora anche gli assist, perché tra questi due i punti di contatto sembrano non finire mai. Ah. Guarda guarda: 6 assist Defrel, ancora in crescita, 2 soli Zaza. Mmm, interroghiamoci. E quest'anno, quanti assist ha fatto, Zaza? 3, ancora pochini rispetto ai 6 del francese. E di gol, il neo-gobbo (detto con affetto), quanti? Zaza nell'anno appena trascorso, il suo secondo in A, ne ha siglati 11, di cui uno su rigore, proprio al Cesena nella gara di andata, e due nell'ultima giornata, contro un Genoa in costume da bagno e racchettoni.

    Lo sapevate che Defrel ha segnato sempre su azione? Che contro la Lazio avrebbe siglato una doppietta, non gliene avessero assegnato solo uno, causa autorete? Dati alla mano, il prospetto in crescita è Defrel, oggi. Poi, intendiamoci, queste sono proiezioni che lasciano il tempo che trovano, lo sappiamo. Però va detto anche che, sebbene quest'ultimo sia stato l'anno della conferma di Zaza, alcuni forse si aspettavano qualche gollettino in più da lui, specialmente nel girone di ritorno; mentre a un Defrel così, chi ci pensava?

    Veniamo ora alle caratteristiche tecnico-tattiche dell'uno e dell'altro, tenendo a mente come un mantra il giudizio di Di Francesco riportato qui sopra in apertura. Si parlava dello stesso piede, naturalmente il mancino. Prendete un qualsiasi riscaldamento pre-partita di Zaza, nella fase finale dei tiri in porta dal limite. Che sinistro preciso e potente! Che frustate! Bene, lo stesso dicasi per Defrel. Diamoci dentro coi video: ricordate quel missile all'incrocio contro la Lazio, Marchetti in ginocchio, fogonato? Era una splendida esemplificazione della qualità di calcio di Defrel, oltretutto da fermo. Stop e tiro dalla distanza in pochi istanti, lo slancio della gamba elegantissimo. A differenza di Zaza, che tende sempre a fucilare, questo giocatore sa anche piazzarla, usando l'intelletto. Si veda e riveda il gol da fuori area contro il Napoli: un girello col piatto a fil di palo, inaspettatamente rasoterra. Lo stessa ragnatela l'aveva tolta contro l'Atalanta, da dentro l'area, però, sulla destra. Imbambolati due avversari, ecco di nuovo il piazzato che non ti aspetti, tanto facile quanto imprevedibile, nell'angolino più lontano. In questa giocata, forse, una doppia qualità che Zaza non possiede: dribbling rapido sul posto, nello stretto (palla c'è palla non c'è), e stoccata astuta da fiorettista (impugnatura alla francese).

    Rispetto al bomber di Policoro, c'è da dire che Defrel non ha segnato neanche un gol di testa, in Serie A, questo sì. Per la differenza di stazza o per l' area di pertinenza? Perché è più una seconda punta, come sento dire? Credo più per la stazza, visto che Di Francesco lo adopererà come "sostituto di Zaza", ergo prima punta nel tridente. Può farla? Direi di sì, considerando che sia Zaza che Defrel sono attaccanti di movimento che puntano lo spazio, come piacciono al mister, forti in progressione e molto aggressivi in fase di non possesso (si vedano, su tutte, le palle recuperate da Grégoire contro la Juve e quella scivolata famosa di Simone all'Olimpico, vittima De Sanctis).Nella conduzione veloce, infine, voto il francese, più tecnico nel complesso, mentre nelle acrobazie, Zaza resta inarrivabile. Premettendo una lacrima per Zaza, e se ci fossimo migliorati?

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