Presentazione di Ezequiel Schelotto, ma soprattutto antivigilia del debutto interno al 'Mapei Stadium'. Il Sassuolo si divide, dando il benvenuto al levriero, e accingendosi a vivere la prima in casa davanti ai propri tifosi. Che a differenza delle previsioni, non saranno poi proprio così pochi. Più di 7.000 le tessere sottoscritte, col numero prossimo ad alzarsi. A maggior ragione se dovesse arrivare un successo sui labronici.                                          

Nell'anno che porta ai Mondiali in Brasile, l'ex atalantino chiede di ritrovare la via perduta negli ultimi sei mesi vissuti all'Inter, e chissà la maglia azzurra della Nazionale già indossato l'anno scorso in un'amichevole contro l'Inghilterra. 'Non nascondo che mi piacerebbe riconquistarla, l'unico mezzo che ho a disposizione è quello di fare grande cose in campo con il Sassuolo. So di giocarmi un'opportunità importante”.

Il levriero, questo il soprannome di Schelotto, che però probabilmente non sarà in campo domenica per via di una condizione fisica non ancora ottimale, diverrà una carta in più sulla quale Eusebio Di Francesco potrà contare, soltanto dopo la sosta a Verona. Ma con il Livorno, la sua non sarà l'unica defezione. Da capitan Magnanelli, a Gomes, da Valeri a Berardi che sconterà la seconda delle tre giornate di squalifica, le assenze potrebbero pesare dentro ad una gara comunque da vincere.

Non fondamentale, siamo alla seconda, eppure già importante. Da evitare, saranno quegli errori commessi domenica scorsa a Torino: squadra bella, almeno per la prima mezz'ora, ma troppo leggera e forse anche un po' acerba in alcuni uomini. Per colmalrle alcune di queste lacune, dovrebbe (ma il condizionale dopo i casi Bjarnason e Zapata è d'obbligo) arrivare Luca Marrone: quattro milioni di euro per la comproprietà del giovane centrocampista, utilizzabile anche in difesa.