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  • Sassuolomania: se in quei minuti di recupero, col Cagliari..

    Sassuolomania: se in quei minuti di recupero, col Cagliari..

    Diciamo subito che il Cagliari ha una media gol più alta della nostra (1,3 gol a partita vs 1,2) e che, pur avendo vinto solo tre partite, ha segnato ben 25 reti, di contro alle nostre 23. Ci superano pure nei gol presi, se è per questo, e di molto: 11 reti di differenza, Sassuolo 26, Cagliari a 37. Basta dire Zeman, basta dire Zola. Adesso fanno l'albero di natale, il 4-3-2-1, un 4-3-3 castigato, apparentemente tarpato e probabilmente, passato il boemo, dal sapore reazionario. Insomma, qualcosa d'inglese ci sarà. I giovani del Cagliari sono finiti in collegio, vanno raddrizzate le posture, le condotte. Zola chiederà senz'altro una squadra più raccolta, con meno ampiezza, sovrapposizioni sì, ma che non diventi un tic a tutto campo, quell'applicazione scolastica che li ha portati dritti dritti alla maniera, al di là degli intenti del Maestro. D'altronde ogni squadra, quando va bene, riflette la fisionomia dell'allenatore, e lo sappiamo tutti, Zola, come giocava. Perciò occhio ai due trequartisti, Ekdal e Pedro, entrambi in gran spolvero, pronti a stringere e a raddoppiare sui nostri centrocampisti in fase difensiva, e a creare superiorità numerica lungo l'asse verticale, in fase di possesso. A maggior ragione privilegeranno il fraseggio nello stretto, se, davanti, unica punta, i rossoblù schiereranno Sau anziché Longo, essendo Ibarbo e Cossu indisponibili. Perché tutto questo parlare di Cagliari, tutto questo ignorare Genova, la doppietta di Berardi, quei minuti di recupero? Per due ragioni: la prima è che questo sabato ci attende un'occasione d'oro per infierire sui sardi (temo, convalescenti illusi) e per riprenderci quanto lasciato al Marassi, al 91'; vincendo, infatti, raggiungeremmo a 28 proprio il Grifone, che difficilmente sbancherà il San Paolo, lunedì sera. Inoltre, potremmo scavalcare con buone probabilità il Milan, ospite della Lazio, e nello stesso colpo anche il Palermo, dato l'entusiasmo in casa Samp. L'unica che invece tornerebbe avanti a noi d'un punto sarebbe ancora l'Inter, preoccupata, è vero, da un Torino comunque in crescita, ma altrettanto desiderosa di riveder ballare a San Siro la sua bella Shaqiri. La seconda ragione, invece, è forse più un monito che una ragione: concentrandoci sul prossimo turno, constatiamo preoccupati che nell'ultima gara di campionato, chi ha orecchie per intendere, intenda, il Cagliari ha trovato un pareggio insperato con Avelar. Su rigore. Al 91'. Converrà allora, da qui in avanti, specificare che la dicitura "minuti di recupero" significa recuperare il tempo perduto, e non, piuttosto, farsi per forza recuperare.
    Mercato: il Sassuolo sta cercando di trattenere Zaza con tutte le sue forze, ora con le dichiarazioni affettuose di Di Francesco, della serie prima fai 15 gol, maturi del tutto, poi la Signora è la Signora, chi vuoi che ti blocchi?, ora con le parole del direttore dell'area tecnica Nereo Bonato, atte a confermare l' intenzione del club di mantenere l'attaccante almeno fino a giugno. Allegri d'altra parte incalza, e la Juventus prova a mettere sul tavolo delle trattative giocatori come Pepe o il promettente Coman, pur di strapparci il  gioiellino subito, mossa da improvvise necessità Champions. Certo che, se è vero che molto dipende da Giovinco, Zaza non ci lascerà oggi, poiché il fantasista juventino non è in partenza per la volta di Toronto, nonostante abbia già firmato e postato video in cui si dichiara ai canadesi. Un altro interessamento dall'estero, trascurando quello del Tottenham per lo stesso Zaza, arriva dallo Schalke 04 per Sansone. Ma una cosa ormai è certa: la volontà del Sassuolo è quella, per il momento, di bloccare tutti i suoi assi. Se ne riparla a fine campionato.   

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