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  • Sassuolomania: Seconda Stellone a destra, questo è il cammino..

    Sassuolomania: Seconda Stellone a destra, questo è il cammino..

    "..e poi dritto, fino a Mancini, poi la strada la trovi da te, porta all'isola che non c'è". E' un classico di Bennato che torna sempre comodo, quello che ho appena tinto in neroverde. Stellone e Mancini saranno infatti  gli ultimi due allenatori-tappa che il Sassuolo dovrà affrontare prima del verdetto finale: Europa sì, Europa no.

    Naturalmente se domenica riuscissimo a battere il Frosinone in terra ciociara, potremmo anche baciarlo e lucidarlo il nostro Stellone-guida, proprio come faceva Laurent Blanc con Fabien Barthez. Sì perché, senza volerlo, alla ricerca disperata della salvezza com'era, il tecnico romano ci ha indicato il momento giusto per la svolta, pareggiando a Milano. Non sfruttare l'ennesima gaffe del Milan, da parte nostra sarebbe stato delittuoso. Uno dice, ma la matematica non condanna ancora i leoni giallazzurri, avranno il coltello tra i denti al Matusa. Un po' meno stretto, risponderei, visto che l'occasionissima di accorciare su Carpi e Palermo è sfuggita proprio in quei minuti di recupero a San Siro, con la rete su rigore di Menez (penso anche al contraccolpo psicologico qui). Paradossalmente, quel gol dei rossoneri allo scadere, tanto agognato e che fa tanto morale (tra virgolette), potrebbe rivelarsi un vero e proprio auto-gol per gli uomini di Brocchi. Il Carpi aveva perso, amici miei, era un bel treno per il Frosinone quello lì, da prendere al volo per poi giocarsela tutta (e con un altro entusiasmo) contro il Sassuolo in casa. Certo, non penso per questo che al Matusa sarà facile, anzi.

    Abbiamo visto la fatica che han fatto i neroverdi a battere il Verona, un bel Verona. Qualcuno ha parlato di minimo sindacale, ma non è andata proprio così: è stata dura, e si è vinto di fortuna, grazie a un tiro deviato del sognatore Pellegrini (seconda rete in campionato).

    Ma il fatto è che, comunque, esultando per il pareggio raggiunto allo scadere, il Milan ha mutilato la speranza dei ciociari. Il nostro problema però è che sono ancora vivi. Mutilati, ma vivi. Il Milan invece andrà a giocarsela col Bologna prima, poi con la Roma. Chiaramente mi preoccupa soltanto il Bologna (anche se Donadoni avrà le sue belle motivazioni da far valere). A noi toccherà invece l'Inter, l'ultima di campionato, la squadra migliore che ci potesse capitare per fare lo sgambetto al diavolo. Importante in vista di ciò aver recuperato Missiroli, in campo contro il Verona dall'83'. Attenzione però ai diffidati Duncan, Pellegrini e Berardi, i quali, se verranno ammoniti domenica, potrebbero saltare l'ultimo match decisivo.

    C'è poi la questione 21 maggio, TIM Cup 2016, fra Milan e Juventus. Sento spesso dire: "Se i rossoneri vincessero.." Ma io li fermo subito, questi che spostano l'attenzione sulla Coppa, e gli chiedo di riflettere un attimino sulla Juventus. E poi su questo Milan. 

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