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  • Sassuolomania: sondare oggi per sognare a giugno

    Sassuolomania: sondare oggi per sognare a giugno

    Diciamo subito una cosa: il Sassuolo non si sporgerà granché dalla finestra del mercato invernale. Assumerà certo qualche posa al davanzale, lancerà qualche fiore, un guanto, ma niente di più di un sondaggio, di una tenda scostata appena e poi richiusa.

    Non credo a Floccari al Bologna, non credo che Defrel vada alla Roma, e non credo nemmeno che arriverà un centrocampista centrale, oggi. E' presto per tutto. Specialmente in quest'ultimo, delicatissimo ruolo, non c'è da riparare un bel niente. Al momento, semmai, servirebbe un rincalzo per dar fiato qualche volta al capitano. Magnanelli non può essere sostituito così, sarebbe brutto e inaccettabile, quindi fondamentalmente inverosimile. Con ciò non voglio dire che il regista neroverde sia intoccabile. A giugno, infatti, le cose potrebbero cambiare, e lo dimostrano gli interessamenti più o meno vaghi del Sassuolo per giovani promettenti che rivestono proprio quel ruolo. Gaudino, Cristante, Sensi.

    Ma  mettetevi nei loro panni, adesso. Verreste, voi, a fare il vice-Magnanelli di turno? Forse il solo Cristante, ma dico forse, potrebbe accettare questa sorte. Non certo il talentuoso pupillo di Guardiola Gianluca Gaudino che, stanco di far la panca al Bayern, sta cercando un posto dove esprimersi. Per non parlare poi di Stefano Sensi, il gioiellino del Cesena che ora è pronto ad approdare al Palermo o in qualsiasi altro club di Serie A da titolare.

    Inoltre non dobbiamo dimenticare le dichiarazioni di Di Francesco e di Carnevali: la rosa più o meno è questa, vediamo dove può arrivare. Il succo era questo.

    Scordatevi Eder, naturalmente. Dico a gennaio, eh, perché niente è impossibile un domani. Io ho l'impressione che Squinzi possa e voglia fare meglio, ma il punto è quando. La tempistica è fondamentale, e l'ultimo errore da commettere in una situazione del genere è farsi prender dalla fregola. Qui si progetta, se non l'avete ancora capito, non c'è spazio per i colpi ad effetto.

    Il vero sogno di quest'anno, per me, non è l'Europa League, è migliorare nel girone di ritorno, specialmente nei mesi di febbraio, marzo e aprile, così aridi e infecondi l'anno scorso. Finito il campionato senza cali vistosi, allora pretenderemo qualcosuccia dal patron.

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