Calciomercato.com

  • Sassuolomania: sudditanza al Var-co

    Sassuolomania: sudditanza al Var-co

    • Luca Bedogni
    Il Milan. In casa. Dopo aver preso tre gol dalla seconda squadra del Sassuolo. Grazie a un rigore che non c'era e a un altro non fischiato ai neroverdi. Ha ribaltato il risultato. Vincendo immeritatamente.

    Francamente  non pensavo che il Sassuolo potesse andare a dominare a San Siro nelle condizioni in cui si trovava. Mi sarei accontentato di un pareggino sofferto. Rientrati giovedì notte da Genk, credevo che i giocatori di Di Francesco, ancora decimati, potessero accusare la stanchezza già dai primi minuti. Invece il calo fisico è arrivato soltanto nella ripresa, proprio quando è entrato Niang. L'unica mossa tattica apprezzabile di Montella.

    Dispiace perdere così, contro un Milan palesemente inferiore (a livello di idee e di gioco) da almeno due annetti, e che tuttavia, a differenza del Sassuolo, vanta lo stesso "cinque giocatori convocati da Ventura" (parole del mister, evidentemente polemiche). Quel Montolivo fischiato dai suoi tifosi, per esempio, inspiegabilmente è preferito ancora a Magnanelli, a questo Magnanelli (56 passaggi riusciti su 63).

    "Ma io mi tengo la mia grande prestazione, mi tengo i miei giovani", punge Di Francesco nel dopo-partita. In effetti è questo il punto: fareste cambio? Io no. Questo Pellegrini non lo cambierei di certo con Bonaventura. Nemmeno Niang vorrei, al posto di Politano. Soprattutto il gioco, poi, il collettivo conta. Sapere che se manca Berardi, se manca Missiroli, se manca Duncan, se manca Cannavaro ecc.. puoi giocartela lo stesso a Milano, e per lunghi tratti addirittura imporre il tuo gioco, non può che significare due cose: o che il Milan (nonostante Montella) è rimasto poca roba, o che il Sassuolo sta diventando veramente grande. Siete anche liberi di pensarle entrambe contemporaneamente. Con ciò non voglio sminuire la prova di carattere del Milan, che evidentemente c'è stata e che di fatto ha portato ai tre punti, al termine di una partita che sembrava già chiusa e persa malamente.

    Di sfuggita, m'è scappato un nome, Pellegrini. Il ragazzo, dopo qualche prova così così (non scordiamoci dell'infortunio che lo ha tenuto fuori per tanto tempo), merita infatti una menzione particolare. L'assist per Acerbi, di sinistro, è stato pregevole, ma ancor più pregevole la rete del 3-1: combinazione al limite dell'area con Defrel, controllo, dribbling secco su Gomez (ancora verso il piede debole) e appoggio facile di piatto, sempre col mancino. In questa azione c'è tutta la sua agilità, ma anche la resistenza. Ha doti atletiche e tecniche notevoli, che ancora non sono emerse completamente. Deve trovare la misura, sapere quando è bene osare e quando invece occorre giocare facile (la maggior parte delle volte).

    Due parole infine su Guida e il suo arbitraggio: c'è chi ha parlato di sudditanza psicologica, e può darsi. Tuttavia, se da una parte non ci resta che attendere la Var (specialmente pensando a quel rigore non dato a Politano), dall'altra bisogna dire che Antei su Niang è stato comunque ingenuo. Questo a voler chiudere non uno ma due occhi sulla trattenuta di Niang ai danni di Lirola che precede il contatto.

    Altre Notizie