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  • Scarpa d'oro:| Del Pero il re dei bomber

    Scarpa d'oro:| Del Pero il re dei bomber

    Dopo averla sognata per tutta la carriera e averla accarezzata in due edizioni (quinto nel 2006 e quarto nel 2009), è finalmente riuscito a vincerla. Anzi, a stravincerla. La Scarpa d'Oro di Bresciaoggi, il premio che viene assegnato al miglior marcatore bresciano della stagione (contano i gol segnati tra campionato e coppa) è di Giovanni Del Pero.
    L'incoronazione del re dei bomber avverrà il prossimo 4 luglio a Maclodio, nella serata conclusiva del Gran Notturno. Fino ad allora l'attaccante dell'Offlaga oltre a continuare a sognarla potrà studiare la collocazione perfetta per la nuova statuetta, che entrerà in una bacheca personale già piena di trofei. Classe 1975 di Frontignano, Del Pero in carriera ha vinto 4 campionati (1 in Prima con l'Orzinuovi, 2 in Seconda con Pompiano e Casalbuttano e 1 in Terza con l'Offlaga) e una Coppa Lombardia (nel 2006 con il Cadignano). A livello personale, oltre alle due volte nella top 10 della Scarpa d'Oro, ha avuto, proprio nell'ultima edizione, anche la soddisfazione di entrare tra i migliori 12 del Pallone d'Oro. I suoi gol quest'anno sono stati 35, 27 in campionato e 8 in Coppa Lombardia. In tutta la carriera ne ha fatti 238, 96 dei quali con l'Offlaga.

    «A livello personale è stata una gran bella annata - spiega -. Entrare nei 12 del Pallone d'Oro, in mezzo a grandi calciatori, è stata una grande soddisfazione: vincere la Scarpa d'Oro è ancora meglio. Una gioia unica». Peccato per come è finita con l'Offlaga. «C'è rammarico per non essere riusciti a vincere quella finale di Coppa Lombardia - ammette -. L'Unica era più forte di noi. In campionato poi siamo arrivati troppo distanti da una coppia imprendibile». Resta comunque la soddisfazione di aver inciso su molte partite, con gol belli e pesanti. «La rete più bella della stagione l'ho fatta con i Lions Fornaci, all'andata in casa loro. Era il 15' del secondo tempo e giocavamo in uno in meno; ho ricevuto da Passalacqua, ho saltato due avversari e a girare l'ho messa sul palo lontano. Ma sono state altrettanto belle, e pesantissime, pure quelle segnate nella semifinale di ritorno con il Segrate».
    Il merito per le 35 reti, Del Pero lo vuole dividere con i compagni. «Sono stati loro a rendere possibile tutto questo - ammette -. Senza il loro appoggio non avrei potuto fare tutte queste reti». Un grazie speciale va però a Luigi, il fratello compagno di squadra che l'ha seguito in tutte le tappe della sua carriera. «Noi due ci muoviamo sempre insieme - spiega Del Pero -. Lui è sempre stato fondamentale per me sul campo e anche in questa stagione lo ha confermato. E' una persona speciale». E poi la dedica più importante. «Il premio è per mia moglie Francesca e per i miei figli Marco e Matteo, ma anche per papà Franco, che non si perde mai una mia partita». Giovanni Del Pero è un tipo geloso dei suoi gol. Ma, sarà la felicità per un premio inseguito così' a lungo, spiega finalmente qual'è il suo segreto. «Perchè faccio tanti gol? È la pastasciutta di mia mamma Anna - scherza -. Ogni domenica io e Luigi passiamo ancora dai lei a pranzo. Sono i suoi piatti che ci danno la carica sul campo».


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