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  • Schick, esame Italia da 'juventino': la classe non basta, ci vuole personalità

    Schick, esame Italia da 'juventino': la classe non basta, ci vuole personalità

    • Alessandro Di Gioia
    Questa sera Patrick Schick affronterà la sua prima partita da "quasi" giocatore della Juve contro giocatori italiani: il futuro è ora per il numero 14 della Repubblica Ceca, che nella sfida agli Azzurrini deve assolutamente dimostrare il suo valore, sia per non uscire mestamente da un Europeo Under 21 che doveva vederlo protagonista, sia per dimostrare alla dirigenza bianconera che i 25 milioni riconosciuti alla Samp per la clausola rescissoria non sono stati spesi prematuramente. 

    GUARDA DYBALA: IL TALENTO NON BASTA! - Nella prima gara del torneo, persa dalla sua nazionale contro la Germania, Schick ha deluso: poca personalità, due incredibili occasioni gettate al vento e una svogliatezza che lo ha reso quasi irriconoscibile, per chi è abituato a vederlo danzare in mezzo al campo nella Samp. Il ceco viene infatti considerato da tutti in grande talento, ma questo non basta per imporsi ai livelli più alti, in una squadra come la Juventus: non si sa se i bianconeri decideranno di trattenerlo a Torino sin da subito o  gli faranno trascorrere un altro anno in prestito in Liguria, ma per diventare un giocatore importante nella Vecchia Signora urge un cambiamento dal punto di vista della personalità e del mordente, più che da quello tecnico, che è assolutamente di alto livello. Un salto di qualità alla Dybala, che nel momento stesso in cui ha messo piede nella squadra più vincente d'Italia, si è adeguato ai suoi ritmi.

    IL FUTURO E' ORA, ALLEGRI LO VALUTA - Schick, che ha chiamato personalmente la Samp per comunicare la volontà di trasferirsi da subito, verrà valutato in ritiro dal tecnico della Juve Massimiliano Allegri: l'esame di stasera è però già indicativo, e l'allenatore livornese non se lo farà scappare. Nella Samp Schick ha fatto bene come attaccante esterno, in Nazionale deve fare la differenza da punta: la sensazione è che nella Juve possa giocare tra i tre dietro a Higuain. Il test contro la difesa italiana è probante: Rugani sarà un suo compagno di squadra, così come Caldara, oggi indisponibile, ma l'anno prossimo, se rimarrà bianconero, molte partite averanno un alto coefficente di difficoltà. Per la Juve, la classe non basta, ci vuole personalità.

    @AleDigio89

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