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  • Scommesse, Buffon:| 'Italia di piazzale Loreto'

    Scommesse, Buffon:| 'Italia di piazzale Loreto'

    CASO CALCIOSCOMMESSE Il pallone si ribella a quelle che giudica illazioni: "Bisogna stare attenti a dare giudizi affrettati".
    Buffon guida la rivolta dei calciatori: "Siamo l'Italia di piazzale Loreto".
    Abete: "Sensazioni del pm? Ormai è un gioco al massacro". Maroni convoca un vertice.

    La palla avvelenata del calcio scommesse si sgonfia non appena dai tribunali della repubblica comincia a rotolare sul campo sportivo. I calciatori del campionato dei grandi giocano compatti contro le «sensazioni» del pm di Cremona, Roberto Di Martino. E contro la «sensazione che ci siano grossi problemi in serie A e che le combine non siano fra giocatori, ma fra le società (ha affermato martedì il pubblico ministero, ndr)» si schierano i palazzi del nostro pallone.

    Così se il presidente del Consiglio e numero uno del Milan, Silvio Berlusconi, manifesta la propria preoccupazione ai parlamentari del Pdl («In questo modo si sporca l'immagine del nostro calcio...», la confidenza del premier), è di Gianluigi Buffon la denuncia più forte. «Siamo sempre l'Italia di piazzale Loreto, basta un nome in prima pagina e - precisa il portiere della Juve - tutto viene infangato quando i fatti per ora non sono ancora chiari. Bisogna stare attenti a dare giudizi troppo affrettati: anni fa ci sono passato anch'io, infangato per una cosa nella quale non c'entravo niente. Qua mi sembra - continua Buffon che si voglia giocare sulla dignità e sulla pelle delle persone...». Il numero uno juventino gioca a tutto campo: difesa della categoria e attacchi dei media e di chi, ai suoi occhi, non sta usando il freno a mano.

    Calcio compatto: nei suoi interpreti del fine settimana e in chi ha compiti di governo. Buffon evoca passaggi della storia, il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, è più dettagliato nella sua analisi. «I condizionali non mi sono mai piaciuti, l'italiano - così il vertice del nostro pallone - lo conosciamo tutti: con le sensazioni si determinano solo danni, alle persone e giuridici». Chiaro, chiarissimo, il riferimento di Abete a quello che giudica «un gioco al massacro che noi non accettiamo...», dopo l'uscita del pm Di Martino da Cremona. «Si sentono tante cose e, immediatamente dopo, altrettante smentite. La procura cremonese ha fatto i suoi accertamenti dopo mesi di duro lavoro: ad oggi ci sono solo 18 partite individuate, 16 arresti e 28 indagati, niente di più...».

    Il presidente federale, questa mattina, annuncerà nel consiglio della Figc le misure per contrastare la piaga delle scommesse illegali: pene più severe a chi commette illeciti, tempi abbreviati per i processi sportivi e lotta all'omertà, i punti chiave che verranno modificati o introdotti nel codice con norme ad hoc. Nelle stesse ore, il pm del pallone Stefano Palazzi sarà negli uffici degli investigatori di Cremona per entrare in possesso di parte degli atti dell'inchiesta, svolta necessaria per cominciare a predisporre un piano d'azione, interrogatori sportivi compresi. Nelle stanze della procura della Figc ci si interroga sull'opportunità di queste continue dichiarazioni che arrivano da Cremona e che non fanno altro che alimentare dubbi o sospetti: gli 007 della Figc sono finiti, loro malgrado, al centro di un effetto mediatico che rischia di caricare di aspettative dell'opinione pubblica quelli che saranno i passaggi della giustizia del calcio, con i suoi tempi e i suoi strumenti che non possono essere quelli della giustizia ordinaria. Il calcio compatto contro quelle che giudica, al momento, intromissioni frettolose ha la voce anche della stessa Lega di A che, afferma in una nota, si dice «danneggiata sulla base di semplici sensazioni».

    Domani, intanto, il ministro degli Interni Roberto Maroni incontrerà al Viminale il presidente del Coni Gianni Petrucci e lo stesso Abete. Lo sport aveva chiesto mezzi ed uomini, Maroni vuole dare risposte immediate attraverso la creazione di una task force per il contrasto alle organizzazioni criminali attive nel settore delle scommesse illegali.


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