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  • Scommesse, calciomercato.com con Platini: radiare a vita chi ha imbrogliato

    Scommesse, calciomercato.com con Platini: radiare a vita chi ha imbrogliato

    La lettura delle 93 pagine firmate dal dottor Giovanni Abbatista, giudice per le indagini preliminari di Bari, che spiega perchè ha mandato in galera Andrea Masiello e i due scommettitori suoi amici, è un autentico pugno nello stomaco di milioni di tifosi. Il magistrato traccia un'analisi impietosa di ciò che è accaduto in Puglia.

    Diversi calciatori del Bari, sul finire della stagione 2010-2011" erano "ormai 'sul mercato': non già nel senso calcistico del termine, abitualmente riferito alla compravendita estiva o endostagionale dei giocatori, ma nella deteriore accezione mercantile dell'espressione, essendo pronti alcuni beniamini della Curva Nord dello stadio San Nicola a fare mercimonio delle proprie, invero sbiadite, prestazioni professionali in favore del migliore offerente pur di conseguire un utile in denaro". L'associazione per delinquere di cui Andrea Masiello è "leader indiscusso e capo carismatico", ha dimostrato "ampiamente di essere in grado di operare in maniera indisturbata sull'intero territorio nazionale, per falsare l'esito di incontri di calcio di serie A e, quindi, l'esito dello stesso campionato italiano di calcio".

    Secondo il giudice, alcuni calciatori biancorossi vendevano le partite che disputavano "anche contemporaneamente su più tavoli, sia che gli interlocutori fossero stranieri (zingari come per Palermo-Bari, ndr) senza scrupoli (...) sia che si trattasse di allibratori, faccendieri e ristoratori locali, della cui compagnia, peraltro, gli atleti biancorossi, o almeno alcuni di essi, erano soliti circondarsi". "D'altra parte - annota il giudice - la stagione calcistica si era rivelata oltremodo fallimentare, si profilava il rischio concreto di non vedersi più elargire gli stipendi da parte della società che era in crisi, dopo la retrocessione le quotazioni di mercato - questa volta inteso propriamente come mercato calcistico - dei singoli giocatori erano in intuibile ribasso e nella singolare interpretazione, affetta da distorta logica machiavellica, delle proprie prestazioni resa da parte di simili atleti professionisti il fine di lucro giustificava pur sempre il mezzo".

    Dal vaso di Pandora scoperchiato dai giudici di Cremona nel giugno 2011, sta uscendo un verminaio che suscita ribrezzo in chi ama il calcio con tutta la passione di cui è capace. Ecco perchè, quando i processi sportivi saranno finiti, non ci potrà essere che una condanna dei tesserati riconosciuti colpevoli: la radiazione a vita. Il presidente dell'Uefa, MIchel Platini, si è schierato su questa posizione. Calciomercato.com la condivide in maniera assoluta. Nessuna clemenza, nessuna pietà, nessuna indulgenza.   

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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