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  • Sconcerti: 'Donnarumma un fenomeno. Juve, non è un problema tecnico'

    Sconcerti: 'Donnarumma un fenomeno. Juve, non è un problema tecnico'

    Mario Sconcerti, giornalista e scrittore italiano, una delle firme sportve più importanti del panorama nazionale, amico e utente di Calciomercato.com, è venuto a trovarci in redazione per un forum dedicato a svariati argomenti, dal campionato di Serie A al calcio estero, dalla Nazionale ai giovani italiani, intervistato da Alessandro Di Gioia e Angelo Taglieri. Ci ha raccontato le sue impressioni, analizzando con la solita lucidità e perizia il momento attuale del calcio nostrano. Ecco le sue parole:  

    SULLA FIORENTINA E SU PAULO SOUSA - "Sono sorpreso dalla capacità di Paulo Sousa di cambiare, apprendendo anche dagli errori. La Fiorentina è mutevole, cambia molto: rispetto alla vittoria contro l'Inter ultimamente ha spostato Borja Valero sulla mediana, ricavando più soluzioni dal punto di vista offensivo. Kalinic si sta dimostrando un attaccante eclettico, di solito è complicato per i calciatori dell'Est adattarsi al nostro campionato. Lui è molto intelligente, si mette a disposizione della squdra. Bernardeschi per ora sta bene nell'Under 21, ma ha un futuro roseo assicurato, sia nella Fiorentina che, quando crescerà ulteriormente, nella Nazionale di Conte".

    SUL MILAN IN RIPRESA - "Nonostante le due vittorie consecutive, è ancora presto per elogiarlo. Bonaventura è cresciuto molto, sta facendo veramente bene. Anche Cerci è in un buon momento, nonostante continui ad andare ad intermittenza. Un modulo che si basa su Cerci rimane comunque pericoloso. Quelle contro Sassuolo e Chievo sono state due vittorie particolari, la partita di domenica contro la Lazio sarà il vero banco di prova: i biancocelesti sono più forti al momento, secondo me rimangono favoriti. Il Milan attuale mi sembra come una bottiglia di champagne: lo stappi, ma non sai quanto ne perderai e quanto ne andrai a gustare. Donnarumma? Non ha tolto il posto a Diego Lopez, è sicuramente un fenomeno visto che ha ripercorso gli esordi di Buffon. La sua titolarità mi sembra comunque un preciso messaggio di Mihajlovic a Diego Lopez e più generalmente a chi si sente intocccabile nella squadra. Lo spagnolo è destinato a tornare titolare, chiaramente non si poteva inserire Donnarumma e poi toglierlo subito, ma il Milan deve comunque recuperare l'ex Real Madrid"

    SULLA CRISI DELLA JUVENTUS - "La crisi dei bianconeri non è un fatto tecnico, la squadra è stata abbondantemente ricostruita. Ha una formazione titolare ben precisa. Il problema è che si è spaccata in due: da una parte ci sono alcuni giocatori non ancora abituati alla pressione di una grande squadra, dall'altra invece uno zoccolo duro di calciatori che hanno vinto molto e giustamente pretendono molto da chi è appena arrivato o è più giovane".

    SULL'INTER - "La partita di sabato contro la Roma sarà un esame per la squadra di Mancini, che soffrirà parecchio: i giallorossi sono l'avversario peggiore per l'Inter, dato che si tratta di una squadra leggera, mentre i nerazzurri sono una squadra pesante. L'Inter si sa difendere, è una squadra scorbutica e difficile da battere. Sarà una partita aperta, secondo me vince la Roma".

    SUL NAPOLI DI SARRI - "Sarri sta facendo molto bene, seguendo le sue idee di sempre. Il vero valore aggiunto è Insigne: Higuain i gol li ha sempre fatti, l'innesto di Allan ha portato stabilità a centrocampo, così come l'arretramento di Hamsik. Ritengo poi che il miglior acquisto del Napoli sia stato Reina, portiere ma vero regista della fase difensiva. Ha riparato alle pecche dell'anno precedente in quel ruolo. L'unico problema potenziale è che manca una vera riserva di Higuain. La gestione dello spogliatoio? Quando si vince non è un problema, Insigne ieri ha fatto un errore che gli è stato sicuramente fatto notare da chi di dovere."

    SULLA ROMA CAPOLISTA - "La squadra di Garcia ha cambiato tanti giocatori, con alcuni innesti importanti. Sono stupito dalla facilità con cui supplisce ad assenze importanti: ieri mancavano Totti, De Rossi e Salah e la squadra non ne ha risentito. Ha una capacità incredibile di aggirare l'avversario e di andare in porta tramite le fasce. Deve comunque crescere e recuperare un grande difensore da affiancare a Manolas. Pjanic è migliorato tantissimo, fa del gioco di squadra la sua prerogativa e in più segna tanto, oltre ad essere dotato di qualità tecniche molto particolari. Zeman lo faceva giocare sulla fascia, è l'ennesima dimostrazione che le idee del boemo erano buone ma non si sono mai evolute."

    SU MOURINHO E LA CRISI DEI TRE ANNI - "La Premier League è diversa dal campionato italiano, c'è più spazio per le rimonte, dunque non vedo il Chelsea segnato. Londra è una città enorme, con otto squadre: è un ambiente più dispersivo, ci sono meno pressioni mediatiche. Mourinho è uno splendido eccessivo, e quando l'eccesso prende una certa piega, spesso ti porta via con se."

    SULLA SORPRESA SASSUOLO - "Di Francesco è l'ultimo zemaniano d'Italia, un allenatore che detesta il possesso palla, un allenatore verticale, proprio come il boemo. La sua è una squadra molto corta, che da un punto di vista tattico è post-moderna, cioè sviluppa un tipo di gioco anni '90 che finisce per essere attuale. Si corre naturalmente di più, devi allenarti bene e devi avere tanti ricambi. Sicuramente Di Francesco ne capisce di calcio, bisogna vederlo in una grande squadra, se riuscirà ad avere la disponibilità dei grandi giocatori."

    SU ZENGA- "Dalla Sampdoria mi aspettavo di più, è una squadra con un ottimo centrocampo e due attaccanti fortissimi: dal punto di vista offensivo è inferiore solo al Napoli e alla Roma. Si vede comunque che la squadra ha preso dall' allenatore la voglia di giocare, non disputa mai una partita rosicata. Si tratta di una squadra interessante, come d'altronde anche l'Empoli, con cui gioca stasera: è uno dei vivai più importanti d'Italia, come dimostrano gli ultimi due gol messi a segno da due debuttanti come Krunic e Buchel"

    SU SAPONARA - "E' il miglior trequartista che c'è in Italia, la cosa bella è che l'Empoli è riuscito anche a farne a meno. Si tratta sicuramente di un giocatore da grande squadra!

    SUL BOLOGNA E DONADONI - "Con Donadoni, Destro ha grosse possibilità, è comunque difficile fare il centravanti nel Bologna di oggi. Se il pallone arriva in area, lui c'è: il problema è che ci arriva raramente. Delio Rossi è un allenatore che tende alla tristezza, se la squadra non si supporta da sola lui non è un trascinatore. Forse il cambio è stato addirittura tardivo"

    SUL CARPI E SULL'ESONERO DI CASTORI - "E' stato un errore mandare via Castori, era la sua squadra, aveva diritto di portarla fino in fondo. Castori è un tecnico di B, ma il Carpi è comunque alla sua prima esperienza in Serie A. Forse era giusto continuare così, si è un po' macchiata la sportività della squadra."

    SUL FROSINONE - "Stellone è un grande allenatore, conosce i suoi giocatori. La statistica media dice che delle tre che arrivano in A, una si salva sempre. Magari saranno i ciociari"

    SUL VERONA - "Manca un attaccante, se giochi con tre fantasisti davanti poi alla fine non conludi. Toni non si regala, ha fatto 47 gol in 72 partite. Sono deluso da Pazzini, che sembra logorato fisicamente: basta veramente poco perchè si blocchi"

    SU GIOVINCO E IL CALCIO USA - "Giovinco ha fatto una scelta splendida, ha bisogno di divertirsi. Ha perso l'illusione di essere immortale, di essere il nuovo Del Piero, ma aveva bisogno di sentirsi importante. Si diverte, vive in un grande paese, fa il fenomeno e guadagna bene. Giocare in America è un grosso vantaggio, continuiamo ad essere inutilmente dubbiosi sul calcio made in USA: le qualità del paese fanno crescere le qualità del gioco. Il calcio è l'unico movimento globale che, nonostante esista da molti anni, non ha ancora conquistato totalmente casse di risonanza come India, Cina, Usa e Canada: le riserve di business umano per il calcio sono veramente sconfinate. Gli USA sono il prossimo paese del calcio: la loro forza è il melting pot, la combinazione di etnie differenti, che per lo sport in generale è una qualità incredibile".


    Alessandro Di Gioia e Angelo Taglieri
    @AleDigio89 e @AngeTaglieri88

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