Non c’è niente di male se la Juventus, tutta la Juventus, dal presidente Agnelli al magazziniere di Vinovo, chiede aiuto alla sua gente per quello che potrebbe essere l’ultimo sforzo di questo campionato caso mai a San Siro dovesse andare in un certo modo. Anzi, la liaison ritrovata tra la squadra e i tifosi nella cornice unica dello Stadium probabilmente rappresenta il dodicesimo uomo capace di spingere la squadra di Conte oltre le colonne d’Ercole della sana immaginazione. Perché alzi la mano chi, l’estate scorsa, avrebbe scommesso non sulla Juventus scudettata ma anche solo su una Juventus capace di unire - in scioltezza - spettacolo e risultati. Ora, di fronte alla partita più delicata della stagione - questa sì, davvero - fare blocco non è un reato; significa costruire un argine per proteggere un sogno coltivato partita dopo partita, polemica dopo polemica e non buttarsi via. Il Lecce, avversario pericolosissimo a dispetto del terz’ultimo posto in classifica, non si batte in undici e nemmeno in diciotto: ma in quarantamila e passa...