A pensar male si fa peccato, ma qualche volta s'indovina, ha sempre ammonito Giulio Andreotti. Chissà se all'Uefa conoscono l'ultranovantenne senatore a vita, per sette volte Presidente del Consiglio.

Sono giorni e giorni che ci sforziamo di prendere a calci biscotti, pasticcerie, malafede e congetture perchè crediamo che l'Italia debba pensare solo e soltanto a battere l'Irlanda e oggi pomeriggio l'Uefa che cosa fa a Danzica? Provando i videotabelloni del circuito interno delle televisioni, fra tutti i risultati possibili e immaginabili pubblica quello del biscotto: 2-2.

Non paga, l'organizzazione presieduta da Michel Platini, specifica anche i marcatori: Mandzukic al 6', Torres al 6' (record mondiale),  Jelavic al 51' e Iniesta al 52'. Della serie: anche se diciamo di non esserci messi d'accordo,  mettiamoci d'accordo. Non è finita: Torres viene espulso; i tre diffidati Xabi Alonso, Jordi Alba e Arbeloa beccano un cartellino giallo.

Certo, gli scienziati dell'Uefa nella loro simulazione inseriscono Fabregas nella ripresa e non tolgono nessuno, così la Spagna gioca in 12 contro 11.

Domanda numero 1 a Platini: per ingaggiare questi fenomeni del software tabellonistico, fate un concorso o prendete il primo che capita?

Domanda numero 2: niente niente, l'Uefa ha ancora la coda di paglia otto anni dopo l'ignobile 2-2 portoghese fra Svezia e Danimarca che costò l'eliminazione all'Italia del Trap? Stiamo ancora aspettando l'inchiesta preannunciata dall'allora presidente in carica, il rubicondo svedese Johansson. Toh, svedese...

x.j.