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  • I segreti della Samp: Romero e difesa di serie B
I segreti della Samp: Romero e difesa di serie B

I segreti della Samp: Romero e difesa di serie B

  • Matteo Oneto

a Sampdoria continua il suo volo nelle parti alte della classifica, imbattuta come Juventus e Napoli, con due trasferte molto pericolose - Milano in rossonero e Roma in giallorosso - già affrontate portando a casa una vittoria e un pareggio. Dieci punti totali in cinque gare, media altissima per chi ha come obiettivo la salvezza tranquilla da raggiungere con qualche giornata di anticipo. La Sampdoria di Ciro Ferrara stupisce perché è squadra compatta, un undici che si muove con sincronismi perfetti nonostante il mister sia arrivato a Genova solamente tre mesi fa. Edoardo Garrone lo elogia, lui continua a tenere il profilo basso. La mano dell’allenatore si vede, ma per rimanere lassù bisogna avere protagonisti di altissimo spessore. La Sampdoria li ha, e se Maxi Lopez è stato decisivo contro Pescara e Siena, un altro argentino ieri sera si è preso la scena. Sergio Romero ha dimostrato di essere portiere di assoluto livello. L'ultima parata su Destro è un gioiello, ma tutta la sua gara è stata un concentrato di balzi felini e di tranquillità donata alla difesa.

La sua scelta di scendere in serie B pur di approdare in Italia è stata azzeccata. Lo dice il campo e lo dice la sua Nazionale, che nonostante l'ultimo anno passato in periferia gli ha lasciato la propria porta aggiungendo a volte anche i gradi di capitano. Romero è il simbolo di una difesa granitica, che si muove a memoria e viene aiutata da un centrocampo in cui cambiano gli interpreti ma non il risultato. Gastaldello è la guida della linea, Rossini suo fido scudiero, che a soli 23 anni sbaglia poco e fa intravedere un futuro importante. Sugli esterni Berardi e Costa hanno scalzato i due acquisti del mercato De Silvestri e Poulsen, gente che ha giocato ai massimi livelli praticamente da quando è nata. E se andate a vedere i tabellini dell'anno scorso, vi accorgerete che la Sampdoria questa retroguardia la proponeva già in serie B. Tutta, anzi no, perché Berardi faceva la riserva di Rispoli. Il magic moment blucerchiato, a ben vedere, ha radici profonde: non è semplice improvvisazione.

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