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  • Sei Nazioni: Italia, battuta l'Irlanda; due successi e quarto posto finale!

    Sei Nazioni: Italia, battuta l'Irlanda; due successi e quarto posto finale!

    L’Italia centra l’impresa, la seconda di questo Sei Nazioni, la prima contro l’Irlanda nella storia del torneo. Mai infatti gli azzurri erano riusciti a battere i Verdi e invece la partita dell’Olimpico ha dimostrato che nulla è impossibile se si vuole con tutto il cuore. Il 22-15 siglato dall’Italrugby di Jacques Brunel entra di diritto nella storia del rugby azzurro: i calci di Orquera e Garcia, la meta di Venditti, il volto di Parisse, prima punito con il giallo poi trascinatore nel finale di partita. E soprattutto il grande pubblico dell’Olimpico che ha spinto gli azzurri oltre l’ostacolo.

    103 VOLTE LO CICERO, O’DRISCOLL C’E’ - Per l’Italia tre modifiche alla formazione titolare di Twickenham, con Cittadini, Favaro e Lo Cicero (sarà la sua ultima in azzurro, con record) schierati sin da primo minuto. Nell’Irlanda c’è Brian O’Driscoll, ma non c’è nulla da fare per Jonathan Sexton: all’apertura va Paddy Jackson, con Ian Madigan in panchina. Non c’è nemmeno O’Gara, che nel 2011 decise il match con l’Italia con un drop.

    UN GIALLO E TANTI CALCI, 9-6 DOPO 40’ - L’Italia parte con la concentrazione giusta, rubando un paio di rimesse avversarie e cercando subito di dare la sua impronta molto fisica al match. A sbloccare il punteggio per primi però sono gli avversari che sfruttano un calcio con Paddy Jackson per portarsi sul 3-0. L’Italia reagisce e al 14’, dopo aver sfiorato la meta con la maul, centra il pari con il piede di Orquera. Il nostro numero 10 potrebbe incrementare il nostro bottino, ma di due calci tra il 20’ e il 22’ ne realizza uno soltanto. Un errore arriva anche dal piede di Paddy Jackson, che vanifica il pari al 28’. Poco dopo l’Irlanda rimane in 14: capitan O’Driscoll perde la pazienza e calpesta Favaro, guadagnandosi il cartellino giallo. Con gli avversari in inferiorità numerica, l’Italia sfiora un paio di volte la possibilità di marcare in maniera più pesante, ma si deve accontentare di tre soli punti: al 35’ Orquera cede un calcio lunghissimo a Garcia, che non si esime e porta gli azzurri sul 9-3. Allo scadere però gli irlandesi riescono ad accorciare, ancora con Jackson, chiudendo il primo tempo sul 9-6.

    META DI VENDITTI, E ANCORA TANTA ITALIA - L’Irlanda ha tanta pressione addosso e anche nella ripresa commette tanti errori, di possesso palla e di gestione nelle rimesse laterali e nei calci tattici. L’Italia prova ad approfittarne, mettendo alle strette i nostri avversari: al 50’ tanta confusione nei pressi della linea di meta dei Verdi, e alla fine Venditti trova il varco giusto per segnare, anche se serve il Tmo per decretare la meta azzurra. Orquera trasforma e l’Italia va sul massimo vantaggio, sul +10 (16-6). L’Irlanda è acciecata dalla rabbia e spinge sull’acceleratore, anche i nostri però ci mettono del loro per favorirli: Parisse sgambetta un avversario e si becca un cartellino giallo che lascia l’Italia in 14. Gli azzurri vacillano e subiscono due calci in un amen: sul 16-12 i nostri stringono i denti, attendendo il rientro del capitano. Arriva anche il calcio del 16-15 e con quindici minuti sul cronometro c’è da soffrire. Al 65’ l’Olimpico tributa l’ultimo saluto ad Andrea Lo Cicero, e un minuto dopo l’Italia ha la chance per allungare di nuovo: questa volta però il gran calcio di Garcia non trova i pali. Al 69’ nuovo calcio per noi e altro giallo per l’Irlanda che perde Ryan: questa volta il calcio di Orquera trova soddisfazione e siamo sul 19-15. Nel finale si soffre, ma l’Irlanda non ne ha abbastanza per farci del male. E allora ecco anche il 22-15, ancora di Orquera che chiude il match.

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