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  • Serie A 'Società, tu non mi paghi? E io rescindo il contratto!'
Serie A 'Società, tu non mi paghi? E io rescindo il contratto!'

Serie A 'Società, tu non mi paghi? E io rescindo il contratto!'

Calciomercato.com ha posto all’Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare del prossimo corso per aspiranti osservatori di Reggio Emilia di sabato 19 gennaio (info su www.footballworkshop.it), alcune domande sulle conseguenze dell’eventuale morosità di una società di calcio di serie A nel pagamento degli stipendi ai propri calciatori.

Cataliotti che cosa succede se una società di calcio ritarda nel pagare lo stipendio ai propri calciatori?

Come recita l’art. 13 dell’Accordo Collettivo tra FIGC, L.N.P.A. e A.I.C. la morosità della Società nel pagamento del rateo mensile della parte fissa della retribuzione (ricordiamo che la retribuzione può essere fissa o composta di una parte fissa e di una variabile) costituisce motivo di risoluzione del Contratto qualora il pagamento non avvenga entro i 20 giorni successivi al termine (il giorno 20 del mese solare successivo) entro il quale lo stipendio deve essere versato ed a condizione che, decorso il suddetto termine per il pagamento, il calciatore abbia provveduto a mettere in mora la Società con lettera raccomandata A.R. inviata in copia alla Lega. Costituisce, altresì, motivo di risoluzione del contratto la morosità della Società nel pagamento della parte variabile della retribuzione (cioè la parte della retribuzione legata a risultati sportivi individuali del calciatore o collettivi della squadra), qualora tale inadempimento si protragga oltre il ventesimo giorno successivo al termine convenuto dalle parti.

Cosa deve fare il calciatore per ottenere la risoluzione del contratto?

Decorsi i suddetti termini inutilmente, il calciatore, per ottenere la risoluzione del contratto, deve farne richiesta al Collegio Arbitrale entro e non oltre il 20 giugno della stagione sportiva in corso al momento della richiesta di risoluzione.

Nel caso venga dichiarata la risoluzione contrattuale, quali saranno le conseguenze?

Il calciatore avrà diritto, a titolo di risarcimento del danno, di percepire un importo, da corrispondersi mensilmente, pari alla parte fissa della retribuzione ancora dovuta fino alla scadenza del contratto o fino alla data di efficacia di un nuovo contratto con altra società, nonché un importo, equitativamente determinato dal Collegio Arbitrale, a richiesta del calciatore, che tenga conto dell’ammontare della eventuale parte variabile e dei premi collettivi, se maturati.

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