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  • Setti: 'Con questa classifica in tanti non vogliono venire a Verona. Sbagliato tanto, ma continuo ad investire'

    Setti: 'Con questa classifica in tanti non vogliono venire a Verona. Sbagliato tanto, ma continuo ad investire'

    Il presidente del Verona, Maurizio Setti, è intervenuto oggi in conferenza stampa per chiarire la situazione disastrosa del Verona in classifica: "Sono molto dispiaciuto per la situazione che si è venuta a creare, il percorso sportivo purtroppo non ci sta dando ragione, ma adesso credo sia arrivato il momento di farsi sentire anche se avevo deciso di non parlare più. Non credo che mi debba vergognare, dovrei farlo se fallissi come società, se non riuscissi a pagare gli stipendi, non se finisco in Serie B. Ho già messo e metterò altri soldi, ma sono un piccolo imprenditore, non un arabo. Verona è una società che deve lottare ogni anno per rimanere in Serie A, ma può anche capitare che si vada in B, è successo anche a società come Torino o Genoa, non credo sia un discorso per cui vergognarsi.


    ERRORI - "Perchè stiamo andando così male? Sicuramente degli errori sono stati fatti, ma sarebbe sbagliato sparare su chi c'era prima, in primis su Andrea Mandorlini, che in cinque anni ci ha portato a livelli elevatissimi. Ovviamente un errore c'è stato altrimenti adesso non avremmo 8 punti, non era mai successo di non riuscire a vincere una partita anche per fortuna. Marquez probabilmente è stato un errore mio, consigliai a Sogliano di prenderlo, ma quest'anno ha reso ancora meno dell'anno scorso. L'acquisto di Pazzini non è stato fatto alla cieca. L'allenatore ha detto al ragazzo di venire, ma ha chiarito che avrebbe giocato una sola punta, quella più in forma. Lui ha detto che gli andava bene. L'esonero di Mandorlini? Forse era da fare prima, ma il mio modo di ragionare non è come quello di Zamparini".

    OBIETTIVI - "Come piazza Verona è da brividi, se scendiamo in Serie B è un obbligo fare una squadra per tornare subito in A. O si fa come il Sassuolo che compra i giovani più forti, o si fa come noi che usiamo quelli del settore giovanile e li facciamo crescere. Quest'anno non ci siamo rincoglioniti, ma in questa fase non è facile fare mercato, perché a 8 punti tanti giocatori ti dicono 'mi piace la piazza ma non me la sento di venire'. Certo è che se comprando Pazzini, Rómulo, Viviani, Helander si dice che ci siamo indeboliti vuol dire che non avete collegato il cervello".


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