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  • Shevchenko, Piola, nutella Ljajic e 'il Maradona del tavoliere delle Puglie' Maiellaro, tutti nati nel giorno di Silvio

    Shevchenko, Piola, nutella Ljajic e 'il Maradona del tavoliere delle Puglie' Maiellaro, tutti nati nel giorno di Silvio

    • Cesare Bardaro
    Oggi, 29 settembre, seduti in qualche caffè  celebriamo, dopo i 40 anni di Totti, quelli di
     
    ANDRIJ SHEVCHENKO, 1976, detto Sheva, ex centravanti di Dinamo Kiev, Milan e Chelsea. Capocannoniere in serie A nel 1999-2000 2003-2004 sempre con 24 reti. Fu il secondo straniero, dopo Platini  a vincere la classifica marcatori nella stagione di esordio nel campionato italiano Vinse, primo ucraino della storia, la Champions League nel 200-2003, realizzando, tra l'altro il rigore decisivo nella finale di Manchester contro la Juventus. Nel 2005, invece, sbagliò il rigore decisivo nella finale di Istanbul col Liverpool. Ha vinto il Pallone d'oro nel 2004. La decisione di lasciare il Milan nel 2006 fu attribuita alle pressioni della moglie, l'ex modella (ed anche ex di Piersilvio Berlusconi) statunitense Kristen Pazik, che avrebbe insistito affinché Jordan, il figlio della coppia, avesse potuto frequentare una scuola di lingua inglese. Tale sospetto è stato fermamente respinto da Shevchenko, che ha precisato che si è trattato di una «decisione comune”. 2 anni dopo, però, Mourinho ebbe a dichiarare "Per sapere se Shevchenko andrà al Milan non dovete chiederlo a lui. In casa mia, comando io, mentre nel caso di Andriy, se sua moglie alza la voce, lui corre a nascondersi sotto il letto con la coda fra le gambe". Dal luglio scorso è CT nazionale ucraina. Nel suo staff ci sono anche Mauro Tassotti e Aldo Maldera Il 28 ottobre 2012 si presentò alle elezioni ucraine col partito Avanti Ucraina! (mi ricorda qualcosa) raccogliendo però soltanto l'1,58% dei voti
     
    ADEM LJAJIC 1991, attaccante serbo di origini bosniache, del Torino detto Kaká dell'est (a Firenze scelse la maglia 22 come omaggio al brasiliano) ma anche Nutella. Il 2 maggio 2012 fece perdere la pazienza al povero  Delio Rossi. Che lo aveva sostituito sullo 0-2 in casa col Novara. Llajic rispose con un applauso ironico e con un insulto, pare riguardante la mamma del tecnico, in serbo. Rossi reagì a sua volta con un pugno ed uno schiaffo, prima di essere fermato. Fu esonerato (ma a Firenze molti sostengono invece che gliene dette troppo poche) e Adem messo fuori rosa
    Il 26 maggio 2012 si rifiutò di cantare l'inno nazionale prima dell'amichevole contro la Spagna. Il CT Sinisa Mihajlovic dichiarò che non lo avrebbe più convocato, e così fece, finché non lo avrebbe cantato. Il motivo del rifiuto è di carattere religioso: Ljajic è musulmano e l'inno serbo contiene dei versi offensivi contro i fedeli di uesta religione
     
    ANDREA POLI, 1989, centrocampista del Milan

    MARCELLO TROTTA, 1992, attaccante del Crotone in prestito dal Sassuolo. E' stato accostato a Bobo Vieri Era nelle giovanili del Napoli, quando, nel 2008, fu messo sotto contratto dal Manchester City. Rimase in Inghilterra, giocando nelle serie minori, fino al gennaio 2015, quando lo acquistò l'Avellino. Nel tempo libero si dedica all'ippica come fantino

    ​CARLOS SALCEDO, 1993, difensore messicano della Fiorentina, in prestito dal Guadalajara
     
    ANDREA RISPOLI, 1988,  difensore del Palermo
     
    PIETRO MAIELLARO, 1963,detto "il Maradona del tavoliere delle Puglie" ed anche “lo Zar “ (con riferimento a Pietro il Grande) ex centrocampista di Lucera, Avellino, Varese, Palermo, Taranto, Bari, Fiorentina, Venezia, Cosenza, Tigres UANL (Messico), Benevento, Campobasso. Idolo dei tifosi a Taranto, quando fu ceduto agli storici rivali del Bari, accade il finimondo, un subbuglio simile a quello che nell’estate del 1990 Firenze scatenerà dopo la cessione di Roberto Baggio alla Juventus. Il Bari è da sempre visto come il fumo negli occhi dai tarantini, il pubblico contestò la società per la cessione ed accusò Maiellaro di alto tradimento, ma il calciatore giurò di essere stato costretto al trasferimento. Il trasferimento alla Fiorentina fu l'occasione per dare una svolta alla sua carriera, ma non la sfruttò al meglio“Fu un rapporto molto particolare, perchè Firenze è proprio una città particolare. Eravamo pieni di talenti come Borgonovo, Mazinho, Batistuta. Non era facile trovare spazio in mezzo a tutti questi giocatori. Qualcosa lo sbagliai anche io, perchè venivo da tutt'altro ambiente". Nel campionato di serie B 1993-94, proprio contro la Fiorentina, realizzò, con la maglia del Cosenza, un fantastico gol alla Maradona, quello originale.
     
    SAMUEL DI CARMINE, 1988, attaccante del Perugia. Nel 2008-09 ha giocato nella Championship inglese, nel QPR di Briatore

    OSCAR MASSEI, 1934, ex centrocampista argentino, ma rientrò tra gli oriundi (grazie alle sue origini marchigiane), di Inter, Triestina e SPAL, dove rimase 9 stagioni, Detiene il record, a pari merito con Aulio Gelio Lucchi,  di presenze in serie A, 210, con la maglia spallina. E' considerato il più grande giocatore ad aver giocato nella squadra di Ferrara. Tuttora, quando lo incontrano in strada, i tifosi, increduli, gli chiedono:”MA SEI MASSEI?”
    Nel 2012, il suo nome è tornato in auge in occasione dello scandalo Sanità alla regione Lombardia, in cui è rimasta coinvolta la figlia Alessandra.

    Auguri anche a

    MAURO ROSIN, 1964, ex portiere di Sampdoria, Perugia, Prato, Reggina, Foggia, Ternana, Città di Castello, Carrarese, Brescia, Pisa, AlbinoLeffe, Montichiari. Si è ritirato nel 2007, a 43 anni
     
    FABIO VIVIANI, 1966, ex centrocampista di Ospitaletto, Como, Milan (6 partite nel 1988-89), Monza, Vicenza (243 partite dal 1992 al 2001), Treviso. Dal 6 settembre è allenatore dell'  Ittihad Kalba (Emirati Arabi Uniti)
     
    MAURIZIO D'ANGELO, 1969, ex difensore di Chievo e Napoli
     
    ALESSANDRO ROMANO, 1969, ex difensore centrocampista di Trento, Monza, Cesena, Lazio, Brescia, Genoa, Cesena, Verona, Dundee
     
    LILIAN NALIS, 1971, ex centrocampista francese al Chievo (8 partite) nel 2002-03
     
    GIAMPIERO MAINI, 1971, ex centrocampista di Roma, Lecce, Ascoli, Vicenza, Milan, Bologna, Venezia, Parma, Ancona, Arezzo
    Nell'aprile 1998 fu coinvolto nel rissone finale che seguì alla semifinale di ritorno di Coppa UEFA 1998-99 tra il Bologna di Mazzone e il Marsiglia di Ravanelli e poi squalificato per 3 giornate
     
    MARK EDUSEI, 1976, ex centrocampista ghanese di Roma, Lecce, Cosenza, Sampdoria, Piacenza, Torino, Catania, Bari, AlbinoLeffe. Sebbene si sia ritirato nel 2011,  il 12 maggio 2014 è stato squalificato per 3 anni e 6 mesi con l'accusa di aver alterato la gara Salernitana-Bari 3-2 del 23 maggio 2009: insieme ad altri 13 compagni avrebbe incassato 7.000 euro da  Luca Fusco e Massimo Ganci,  avversari ed ex compagni proprio a Bari, per perdere la partita Il 13 maggio 2016 al processo penale di Bari viene però assolto «per non aver commesso il fatto.

    NICOLA PRINCIVALLI.  1979, ex centrocampista di Triestina, Messina, Salernitana, Foggia, Venezia, Monfalcone, Amicale Ritirato nel luglio 2015 Attualmente èViceallenatore della  Triestina

    ALESSIO SESTU,  1983, centrocampista dell''Alessandria


    AGOSTINO GAROFALO, 1984, difensore del Venezia

    MARZIO CELIENTO, 1989, ala sinistra della Paganese

    DARIO MALTESE, 1992, centrocampista della Reggiana

    DAVID FORGACS, 1995, terzino sinistro ungherese dell'Ancona

    NIKLAS MOISANDER, 1985, difensore finlandese del Werder Brema, alla Sampdoria nel 2015-16

    BOGDAN MITREA, 1987, difensore rumeno dello Steaua Bucarest, in prestito dall'Ascoli, con cui ha giocato da gennaio a giugno 2016

    SOULEYMANE DOUKARA 1991, attaccante franco-senegalese del Leeds, ex Rovigo, Vibonese, Catania, Juve Stabia

     Il 29 settembre era nato anche un grande del passato
    SILVIO PIOLA, 1913 1996, attaccante di Pro Vercelli, Lazio, Torino, Juventus, Novara 25 anni di carriera dal 1929 al 1954 Nel 1934 passò alla Lazio grazie alle forti pressioni dei gerarchi fascisti Marinelli e Vaccaro. Campione del mondo nel 1938 «Rappresentava l'antidivo. Non beveva, non fumava, non andava a donne, non amava comparire nelle pubblicità
    Gli sono stati intitolati gli stadi di Novara e Vercelli Teneva costantemente la schiena girata al portiere avversario, e questo rivoluzionò il gioco tradizionale della punta: «Così vedevo meglio il gioco ed il suo andamento, e l'avversario non poteva intuire in anticipo le mie mosse» Segnava in tutte le maniere: da vicino, da lontano, di destro, di sinistro, di testa, in acrobazia.Celebri le sue rovesciate. Fu antesignano di Maradona per un  gol decisivo segnato all'Inghilterra (guarda caso proprio  lei anche in questo caso) con una mano il 13 maggio 1939 convalidato dall'arbitro tedesco Bauwens «un gol frutto anche dell'istinto,– raccontò anni dopo–mi ero lanciato per colpire il pallone di testa. Quando ho visto che non ci arrivavo per pochi centimetri ho dato alla sfera un gran pugno. Divenne allora proverbiale l'espressione  "manina alla Piola" Fu Capocannoniere 1936-37e 1942-43, ma non vinse neppure uno scudetto
     

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