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  • Si azzuffano sul Var e dimenticano il razzismo: caso Matuidi, che vergogna

    Si azzuffano sul Var e dimenticano il razzismo: caso Matuidi, che vergogna

    • Gianluca Minchiotti
    Senza vergogna. Solo così si può definire la decisione pilatesca della giustizia sportiva, che non ha sanzionato il Cagliari per i cori razzisti che hanno bersagliato Blaise Matuidi nel match di sabato sera.

    Ululati razzisti che tutti hanno sentito, compreso il club rossoblù, che si è sentito in dovere di scusarsi con il centrocampista della Juventus. Gli unici ad avere le orecchie tappate sono stati l'arbitro Calvarese, i suoi collaboratori e gli inviati della Procura Federale, come si legge nel dispositivo che vi riportiamo sotto.

    Del caso di cui ha parlato mezzo mondo, mentre nel cortile italiano eravamo impegnati ad azzuffarci sul Var, non resterà alcuna sanzione. Incredibile.

    Conoscendo i nostri costumi, viene il sospetto che, non avendo deciso di squalificare Benatia per l'intervento su Matuidi (niente prova tv, l'arbitro ha visto), si sia deciso di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, non andando a penalizzare ulteriormente il Cagliari. Finendo per mischiare situazioni che nulla hanno a che fare fra di loro: quelle relative agli episodi di gioco e quelle, ben più gravi, che confinano con il razzismo. 

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    Di seguito vi riportiamo la 'non' decisione del Giudice Sportivo. 

    CASO MATUIDI - Delibera altresì in ordine alla gara Cagliari-Juventus di non poter assumere alcuna determinazione nei confronti della Società Cagliari, per le deprecabili espressioni di matrice razziale di cui il calcatore Matuidi della Soc. Juventus riferisce di essere stato oggetto, in quanto le medesime espressioni non risultano essere state percepite né dal Direttore di gara né dai collaboratori della Procura federale né dal GOS, come da relazione depositata agli atti di questo Ufficio, e pertanto, visto l’art. 11 comma 3 CGS, non possono essere oggetto di sanzione.

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