Le speranze che oggi il gip di Cremona, Guido Salvini, lasci libero Stefano Mauri sono scarsissime, praticamente nulle. In arrivo c'è un nuovo interrogatorio con il procuratore Roberto Di Martino, poco soddisfatto dalla prima puntata. Il laziale ha prodotto materiale (rendiconti bancari) su cui gli inquirenti hanno fatto i loro controlli ma, secondo la Procura, non sarebbe venuta fuori la realtà dei fatti, almeno non completamente. La verità ricostruita da Di Martino sarebbe infatti contenuta nelle intercettazioni ambientali raccolte dalle cimici: con dispositivo datato 17 febbraio 2012, gli inquirenti hanno predisposto l'intervento sulla Smart e sull'Audi Q5 di Mauri (nonché sulle auto di alcuni indagati collegati al calciatore, anche sulla Smart di Zamperini) e avrebbero registrato conversazioni indicative, probabilmente tema del nuovo interrogatorio. Materiale inedito che si aggiunge al dossier elaborato dal procuratore, ad implementare l'analisi delle celle telefoniche e dei contatti delle varie schede passate per le mani di Mauri, elementi che giocatore e avvocati hanno provato a spiegare. Ciò spiegherebbe l'insoddisfazione di Di Martino dopo il primo confronto con Mauri. in settimana lo sbobinato potrebbe essere sottoposto all'attenzione dello stesso giocatore. Un contropiede. Di Martino ha in programma per tutta la settimana una serie di interrogatori, tra questi potrebbe esserci anche il secondo per il laziale (e anche per Milanetto), ormai detenuto nel carcere di Cremona da una settimana.

(Corriere della Sera - Edizione Roma)