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  • Inter-Samp, Icardi e Schick bomber a confronto: insieme in nerazzurro si può
Inter-Samp, Icardi e Schick bomber a confronto: insieme in nerazzurro si può

Inter-Samp, Icardi e Schick bomber a confronto: insieme in nerazzurro si può

  • Alessio Salerio
La partita di lunedì sera tra Inter e Sampdoria vedrà incrociarsi i destini di Mauro Icardi e Patrik Schick. Entrambi sono arrivati in Italia a Genova, l'uno appena maggiorenne dopo aver trascorso le promettenti giovanili nel Barcellona, l'altro a 20 anni, dopo una stagione di alto livello al Bohemians 1905, squadra in prima divisione in Repubblica Ceca. L'argentino è volato all'Inter nel 2013, il ceco è vicino al passaggio in nerazzurro in vista della prossima estate. 

ICARDI, AMORE ETERNO - Fu un campionato da 10 gol e 4 assist in 31 presenze con la Sampdoria, nel 2012/13, a spedire Mauro Icardi dritto nei desideri dell'Inter. In nerazzurro la crescita è stata costante, fino alla magnifica stagione attuale con 20 gol e 12 assist in 27 partite a dimostrazione che il fiuto del gol è ora abbinato ad un lavoro con e per la squadra in grado di produrre risultati eccezionali. Il definitivo salto di qualità è avvenuto con la fascia di capitano al braccio,sintomo di quanto sappia reggere la pressione e, a 24 anni, possa già considerarsi uno dei migliori attaccanti al mondo. Dopo il forte litigio con i tifosi legato ad alcune frasi contenute nella propria autobiografia, il rapporto con i supporters nerazzurri è tornato a splendere e, qualche giorno fa è arrivata anche una dichiarazione inequivocabile dello stesso argentino: "Io voglio restare qui per sempre, tifo l'Inter e amo Milano". Perché la promessa venga rispettata, però, l'Inter dovrà fare in modo di ritrovare la Champions League e tornare in lotta per lo Scudetto, perché un talento come il suo non passa inosservato e potrebbe far muovere le grandi d'Europa al primo segnale di scricchiolio. 

TUTTI SU SCHICK - Il successore di Icardi nell'attacco blucerchiato e probabilmente anche nei pensieri della società nerazzurra, è invece Patrick Schick. Nessuno si aspettava che avrebbe potuto migliorare il proprio rendimento in appena 23 presenze in campionato. Eppure, 7 gol e 2 assist in 807 minuti giocati, di cui 6 da subentrato, hanno fatto ricredere tutti ed ora le voci di mercato si moltiplicano. I doriani cambiano faccia quando si alza dalla panchina e l'Inter ha dimostrato interesse fin da subito, muovendosi per prima nel contattare l'agente del giocatore. Il presidente Massimo Ferrero sta cercando in tutti i modi di trovare un nuovo accordo con il proprio calciatore, che al momento percepisce 400.000 euro all'anno e ha una clausola rescissoria di 25 milioni di euro, decisamente inferiore a quanto potrebbe guadagnare la società se riuscisse a modificare il suo contratto in tempo.

IL CONFRONTO - La bilancia non può che pendere dalla parte di Icardi, ma c'è qualcosa in cui Schick, senza che l'argentino ne abbia particolari colpe ovviamente, lo ha già superato. Il ceco, infatti, ha già raccolto tre presenze in Nazionale, segnando il primo gol e trovando il primo assist nella partita contro Malta, il 27 maggio dell'anno passato. L'attaccante dell'Inter è fermo ai 7 minuti giocati contro l'Uruguay nell'ottobre del 2013, ma, con l'esonero che pare imminente del CT Edgardo Bauza, il suo ritorno nell'Albiceleste potrebbe essere soltanto questione di qualche mese. Schick si presenta come punta centrale di ruolo, ma quest'anno è stato adattato da seconda punta o trequartista da mister Giampaolo. Nonostante parta più lontano dalla porta, ha dimostrato di saper segnare con continuità. Abbina un fisico imponente ad un'ottima tecnica palla al piede, con eccezionali doti in dribbling. Sui continui ingressi dalla panchina Giampaolo ha scherzato: “Perché non lo metto mai dall'inizio? Perché se no poi si alza il valore e me lo vendono e io voglio averlo anche il prossimo anno, quindi mi sa che non giocherà più”. Chi non ha intenzione di scherzare sul mercato è l'Inter, alla ricerca di una spalla per il proprio gioiello argentino. Icardi è molto più simile al classico numero 9 d'area di rigore, si muove principalmente a centro area, mentre a Schick piace spostarsi molto e accentrarsi dalla fascia. Tecnicamente i due giocatori possono convivere. Se saranno loro prima e seconda punta dell'Inter del futuro lo dirà il mercato estivo, per ora si trovano uno di fronte all'altro in uno scontro che resta fondamentale, soprattutto per l'Inter in ottica Champions.

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