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  • Sienamania:| Belli solo a metà

    Sienamania:| Belli solo a metà

    Se il Siena è la squadra del primo tempo di domenica, allora tanto vale tirare i remi in barca. Arrenderci senza lottare e iniziare fin da subito a programmare il futuro. In B ovviamente. Se però la Robur è quella vista nella ripresa, allora, forse, qualche speranza di salvezza, e nemmeno tanto velata tra l'altro, c'è eccome. Non che nel secondo tempo sia vista la trasposizione italiana del Barcellona, ma almeno i bianconeri hanno dato tutto quello che avevano unendo buone trame di gioco ad uno spirito da battaglia totalmente assente nei primi allucinanti 45' della sfida contro l'Udinese. Come si può fare adesso per inculcare nella testa di Vergassola e compagni che bisogna iniziare fin da subito con il giusto atteggiamento? Se lo è chiesto più volte Serse Cosmi, senza evidentemente trovare una soluzione definitiva visto che nella prime tre uscite di campionato il copione, se non identico, è stato per lo meno simile.

    Il campionato di quest'anno, complice la forte penalizzazione e un calendario iniziale piuttosto intenso, adesso mette di fronte la sfida 'impossibile' per valori e tradizione nefasta contro l'Inter. Difficile pensare a qualcosa di diverso da una sconfitta a San Siro, almeno sulla carta, e con queste premesse iniziali. I bianconeri però hanno il dovere di dimostrare che lo shock dei primi minuti con l'Udinese è stato assorbito ed è servito per capire che certi errori di atteggiamento non saranno più consentiti. Dopo l'Inter arriverà il Bologna, nel posticipo del turno infrasettimanale. In quella occasione forse si potrà capire qualcosa di più sul processo di maturazione della squadra.

    Adesso però non vale la pena pensare così avanti. Atalanta e Bologna insegnano che a volte anche nei campi più impensati si può riuscire a fare punti. Magari però senza prendere due gol ai primi due tiri in porta degli avversari. Se dal punto di vista mentale le preoccupazioni, come detto, restano forti, da quello tattico qualcosa di interessante però si comincia a vedere: la formula con Ze Eduardo e Rosina dietro a Calaiò, magari non sempre riproponibile (a meno che al posto di uno dei due ci sia il più 'difensivo' Valiani), garantisce però maggiore incisività in attacco e quale giocata di classe in più. Il brasiliano dopo il letargo di Genova sembra avere le giuste motivazioni per emergere anche in Italia. Del resto non si gioca per anni nel Santos senza avere le doti giuste.

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