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  • Siena, Perinetti:| 'Sannino? Rischiamo tutti'
Siena, Perinetti:| 'Sannino? Rischiamo tutti'

Siena, Perinetti:| 'Sannino? Rischiamo tutti'

  • Luca Cellini

'Sannino rischia? Nel calcio rischiamo tutti. Qui a Siena il primo a rischiare è il presidente Mezzaroma, che nel caso non riuscissimo a salvarci riceverebbe un colpo alle sue ambizioni e alle sue aspirazioni. Secondo noi fino ad oggi Sannino ha fatto un buon lavoro, gli stiamo vicino ora più che mai, e cercheremo di invertire la rotta nei modi che sono possibili. Sannino è una persona onesta, sa come è il calcio, ma lo sappiamo anche noi. Prima di Sannino, qualora le cose dovessero continuare ad andare male, il primo a pagare dovrei essere io che ho costruito la squadra. Se il Siena, come tutti dicono, è stato costruito per salvarsi, in questo periodo sta semplicemente rispettando le attese, facendo il suo'. Così il direttore sportivo del Siena, Giorgio Perinetti, ai microfoni di Radio Fiesole.

'Siamo nella zona calda della classifica, ma certamente ancora salvi e con tante squadre, sia sopra che sotto di noi, molto vicine - ha aggiunto Perinetti -. Il nostro problema è la distribuzione dei punti in classifica, visto che siamo partiti alla grande e ultimamente abbiamo qualche difficoltà. Per l'importanza che riveste la partita di oggi qui a Siena, fare risultato invertirebbe la tendenza negativa che abbiamo adesso e darebbe grande rilancio alla nostra situazione ambientale. E' anche vero però che quella con la Fiorentina sarà una partita che si sarebbe dovuta disputare alla prima giornata, e avrei preferito affrontare i viola in quella circostanza, piuttosto che domani'.

'D'Agostino? Il calcio di oggi è talmente veloce che boccia giocatori e allenatori alla prima stagione negativa - ha concluso l'uomo mercato del Siena -. Da noi ha avuto qualche problema fisico all'inizio e quindi abbiamo dovuto trovare dei correttivi per farlo rendere al meglio. Mano a mano è cresciuto, per noi è fondamentale, è quasi un lusso. Corvino? Per analizzare il suo lavoro bisogna guardare i suoi sette anni trascorsi a Firenze. Sbagliare la valutazione di un allenatore, come è successo a lui con Mihajlovic, non credo possa mettere in dubbio le sue qualità da dirigente. Non so però se ha ancora voglia di rimanere in una piazza come Firenze, che è stimolante ma anche logorante allo stesso tempo'.

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