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  • Siena-Torino:| Le voci dallo spogliatoio

    Siena-Torino:| Le voci dallo spogliatoio

    • Guido De Leo

    Il Siena festeggia e dopo un solo anno torna nella massima serie una cavalcata trionfale sotto la guida di Antonio Conte. Il 2-2 finale contro il Torino, che fa il bis con quello di sei giorni fa a Novara regala ai bianconeri la meritata promozione a tre turni dalla fine. Partita che all'inizio stenta a decollare, almeno fino al decimo, quando Calaiò in rovesciata sfrutta un'ottima azione di Reginaldo sulla sinsitra e batte Rubinho per la gioia dei numerosi tifosi che hanno affollato le gradinato dell'Artemio Franchi. La reazione degli ospiti c'è e si concretizza con il gol di Sgrigna, che dalla sinistra si accentra e fa secco Coppola. E' il minuto 23 e la squadra di Lerda prende coraggio, sfiorando il vantaggio con Rolando Bianchi, che con una gran punizione coglie la traversa. Dopo però i granata devono fare i conti con il ritorno di Vergassola e compagni che trovano il nuovo vantaggio, sempre con l'ex Calaiò, che con la doppietta arriva a quota 15 in classifica marcatori. Nella ripresa Conte lascia lo stesso ex attaccante del Napoli negli spogliatoi in quanto acciaccato ed inserisce Mastronunzio. Stessi undici per i granata che vedendo la posizione playoff a rischio si buttano in avanti e almeno in tre occasioni vanno vicinissimi al pareggio. Bianchi al 35' fallisce clamorosamente un generoso rigore concesso per un fallo di Vergassola ai danni dell'ex Pratali. Pochi minuti dopo, lo stesso numero 9 granata si riscatta mettendo dentro un cross rasoterra di Pagano, subentrato a Gabionetta. Nei tredici minuti che mancano al fischio finale non succede più nulla o quasi. Alla fine la gioia è solo per i padroni di casa.

    SIENA

    L'allenatore del Siena, Antonio Conte: 'Sul carro dei vincitori ci saliamo con il presidente, la società, la banca, un grande sponsor da tenere stretto, il direttore, la squadra e i tifosi. Non è stata una stagione facile. La città veniva da sette anni di A, e l'ambiente a volte ci ha creato qualche difficoltà. Sono intervenuto per difendere la mia creatura. Comprendo chi aveva un po' di ansia, anche se non la condivido affatto. Il futuro? Io ho un contratto con il Siena per un altro anno. Adesso godiamoci la vittoria, questo momento, frutto di una stagione eccezionale, poi ci incontreremo con il direttore e valuteremo il futuro della squadra. Ho la fortuna di avere persone amiche che mi ascoltano. Se rischi di essere etichettato come un vincente in serie B? C'è grande aspettativa nei miei confronti ma ho allenato quattro anni in B e sono pronto ad allenare anche in A. Le tredici partite a Bergamo comunque sono state positive. Credo di avere esperienza a sufficienza e senza mai aver avuto favoritismi. A me va bene così sono contento della promozione e di quello che è stato fatto. Una dedica? Sicuramente alla mia famiglia e a chi mi è stato vicino'.

    Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma: 'All'inizio è stata molto complicata, dura. Le statistiche erano contro di noi. Un gruppo di ragazzi da ricostruire, società diversa e squadra diversa. Siamo stati bravi a lavorare, e c'è da dire che Siena è un posto unico. Quando ho capito che ce l'avremmo fatta? Il momento è stato quando siamo riusciti a recuperare dalle sconfitte uscendo fuori dai momenti che potevano diventare pericolosi. La B è molto difficile, una maratona ad ostacoli. Programmi? Adesso pensiamo a festeggiare, non c'è nessuna fretta da parte nostra, vogliamo ponderare bene tutto. Lasciamo lavorare Perinetti insieme a Conte: parlerà di giocatori, ruoli e tutto quello che servirà per la prossima stagione. Ringraziamenti? Il primo a mia moglie che mi ha sopportato in questa stagione, e a questa città. Io oggi ho gli occhi pieni di Siena, parafrasando Jovanotti'.

    TORINO

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