Non era lo Juventus Stadium il campo più adatto per proseguire nella striscia di risultati positivi e dare ancora maggiore forza alle speranze di salvezza. Avversario fortissimo, reduce da una sconfitta e dai richiami del proprio allenatore (che da queste parti conosciamo bene), maestro nel preparare le partite sotto tutti i punti di vista, non solo tattico. La sconfitta quindi ci può stare, o comunque poteva essere messa in preventivo, anche se in questa fase della stagione ogni gara deve essere giocata con la voglia di portare punti a casa. La prestazione è stata di buon livello, un gradino sotto le ultime, ma comunque confortante. 

Nonostante due assenze pesanti come Vergassola e Sestu, la Robur ci ha comunque provato ad impensierire i padroni di casa, anche se nel primo tempo la Juventus ha goduto di troppa libertà d'azione, sfruttando il timore di Bolzoni e compagni. Il gol che ha sbloccato la partita è arrivato comunque da un intervento sfortunato di Pegolo, anche se il vantaggio della Juve era decisamente nell'aria da alcuni minuti. Nell'intervallo Iachini è stato bravo a scuotere i suoi, che nella ripresa sono scesi in campo con maggiore grinta e determinazione. Nonostante il raddoppio hanno comunque prodotto uno sforzo importante per rimetterla in piedi, e solo la sfortuna o le parate di Buffon hanno impedito che la gara prendesse una piega più interessante nel finale. In definitiva il Siena esce da Torino con la coscienza a posto: si può e deve fare sempre meglio, ma l'identità di squadra c'è eccome. 

Adesso il calendario propone una serie di partite decisive. A cominciare da quella di domenica contro l'Atalanta, distante sei punti. Vincere vorrebbe dire avvicinare le rivali, e non solo i bergamaschi, e presentarsi a Palermo, per un altro scontro diretto fondamentale, con entusiasmo e convinzione. Ma prima di pensare alla trasferta siciliana c'è l'Atalanta, che al momento sembra davvero lo snodo cruciale della stagione del Siena. Non sarà facile anche vista la presenza di numerosi ex, freschi e specialmente nel caso di due mai dimenticati. Si, perché senza nulla togliere a Giorgi e Contini (che comunque non sarà in campo per squalifica) i ritorni al 'Franchi' di Del Grosso e Brienza non possono e non devono passare inosservati. Entrambi per la Robur hanno dato tutto quello che avevano. O forse anche di più.