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  • Sienamania:| I numeri danno ragione

    Sienamania:| I numeri danno ragione

    Dopo un lungo tour de force fitto di impegni ravvicinati, in serie A torna la sosta. Per la Robur purtroppo questo secondo intervallo per le Nazionali ha il sapore amaro della sconfitta, come era accaduto dopo il ko di Palermo. Ma di sicuro tra la battuta d'arresto di Udine e quella in Sicilia datata 2 ottobre le differenze sono a dir poco molteplici, a partire dalla maggiore consapevolezza che la squadra ha acquisito nel frattempo. La classifica resta consolante, e le ultime cinque prestazioni non hanno lasciato il minimo dubbio sulle qualità del gruppo, che adesso ha piena coscienza dei propri mezzi. Tredici punti in dieci partite (di cui ben sei, occorre sottolineare, giocate fuori casa), quindi più o meno un quarto di campionato, sono un grande bottino, frutto di tre indiscutibili vittoria casalinghe ai danni di altrettante concorrenti dirette come Lecce, Cesena e Chievo.

    È stato forse proprio questo il grande merito della banda Sannino, ossia quello di vincere le partite decisive e uscire indenni da campi difficili come quelli di Catania, Roma, Cagliari e Novara. Negli scontri diretti infatti la Robur è ancora imbattuta, e su questa grande solidità è possibile guardare al futuro con grande fiducia, specie se il prossimo avversario, alla ripresa delle ostilità, si chiama Atalanta. Ma non è solo la posizione in graduatoria a far ben sperare: anche gli altri 'numeri' sono assolutamente favorevoli al Siena. A partire dai gol subiti, che restano pochi, soprattutto considerando il fatto di essere una neo promossa. Otto le volte in cui Brkic ha dovuto raccogliere la sfera in fondo alla propria rete. Le altre concorrenti sotto questo punto di vista stanno decisamente facendo peggio, se è vero che sono tutte nettamente sopra la doppia cifra.

    Anche le reti fatte hanno preso una dimensione importante, perfettamente in media con quelle delle altre compagini del campionato. I dodici gol segnati sottolineano come dopo un inizio un po' abulico la squadra abbia compreso alla perfezione i meccanismi del gioco di Sannino. Unico neo forse è l'assenza di esterni dai tabellini: Brienza, Reginaldo, Mannini, Angelo e Grossi sono infatti ancora alla ricerca della prima gioia personale. Per ora dietro ad un grande Calaiò c'è Destro a quota tre, seguito a sua volta da D'Agostino, Vitiello, Bolzoni e Gonzalez, 'fermi' ad una marcatura.

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