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  • Sienamania: archiviare il 2011 senza dimenticarlo

    Sienamania: archiviare il 2011 senza dimenticarlo

    Il bilancio del 2011 della Robur non può che essere più che positivo. Gli ultimi due mesi deludenti infatti non cancellano certamente un anno solare ricco di soddisfazioni, vittorie e gioie. Era iniziato con una vittoria sull’Albinoleffe, ed è finito con il pareggio con la Fiorentina, match nel quale, anche se a sprazzi si è rivista la squadra di inizio stagione. Dodici mesi da ricordare quindi, che hanno segnato il ritorno in A, mai tanto meritato, ma anche il doloroso addio al principale artefice della cavalcata promozione. Vedere quello che sta facendo Antonio Conte alla guida della Juventus, senza nulla togliere al buon lavoro che sta portando avanti Sannino, lascia un po’ l’amaro in bocca. Se la Juventus nella passata stagione non avesse fatto un girone di ritorno così disastroso, oppure se Mazzarri non avesse titubato così a lungo, forse a quest’ora, il tecnico che tutta Italia osanna, giustamente tra l’altro, come colui che ha ridato orgoglio ad una grande del nostro calcio, sarebbe ancora sulla panchina della Robur. Ma adesso non ha senso pensare a quello che poteva essere e non è stato. Occorre, dopo aver salutato con sorriso e speranze il 2011, concentrarsi sull’anno che è appena iniziato, che si preannuncia difficile e ricco di insidie ma non per questo impossibile. Il salto di categoria è stato assorbito, così come il logico cambiamento di mentalità: la squadra però dimostra di essere presente e nonostante le difficoltà mantiene una fisionomia che è quella della passata stagione. Per questo adesso occorre essere positivi e ricordarsi che anche nell’anno dell’immediato ritorno nella massima serie ci sono stati momenti difficili, polemiche e sconfitte dolorose. Indipendente dal mercato, che non può certo fare miracoli, il gruppo resta competitivo per lottare fino alla fine per l’obbiettivo prefissato a giugno . E’ chiaro che il serie A è più difficile metabolizzare le difficoltà, e allo stesso venirne fuori, vista la caratura degli avversari. Ma l’ambiente, memore delle sterili polemiche tanto indigeste a Conte, dovrebbe compattarsi ancora di più. Le premesse per far bene anche in questo 2012, del resto, ci sono tutte.

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