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  • Sienamania:| Cosmi paga per tutti
Sienamania:| Cosmi paga per tutti

Sienamania:| Cosmi paga per tutti

Una giornata come quella di domenica non avrebbe potuto concludersi in modo più assurdo. Una cronistoria per lo meno particolare visti modalità e tempi. Dopo una sconfitta netta, inequivocabile e indegna sotto tutti i punti di vista, l'allenatore Serse Cosmi resta chiuso nello spogliatoio per un tempo indeterminato, quasi infinito. Diserta sala stampa e zona mista, poi lascia lo stadio da solo, in auto, lasciando contemporaneamente la società decidere, in separata sede, del suo destino sulla panchina del Siena. Le voci che serpeggiano nel dopo gara riguardo a un Mezzaroma già sulla via del ritorno nella capitale non trovano conferme. Il presidente è invece ancora all'interno dello stadio, in riunione con la sorella e il responsabile dell'area tecnica Antonelli. Nessuno risponde al telefono, né tantomeno si ferma a parlare con i cronisti che volenterosamente attendono lumi sulla paradossale situazione che sono costretti a vivere nella zona mista del 'Franchi' fiorentino, assillati dagli inservienti desiderosi di chiudere i cancelli della struttura.

In serata, con uno scarno comunicato, si apprende che la squadra andrà in ritiro dal giorno seguente, cioè da ieri, a Roma. Su Cosmi invece nessuna nuova: passano le ore e da Antonelli si apprende che è in fase di analisi la situazione del tecnico e quella di eventuali nomi per la sostituzione. Poi a mezzanotte, orario legittimo ma decisamente inconsueto, arriva l'ufficialità dell'esonero di Cosmi, che paga le tre sconfitte consecutive senza neanche lottare. Che tra Mezzaroma e il tecnico (tra l'altro scelto personalmente dal presidente lo scorso giungo, quando il Siena non aveva ancora un direttore sportivo) fosse calato il gelo lo si era capito da quasi due mesi. Dopo il tracollo di Is Arena invece di difendere il proprio allenatore da parte della società arrivò un gelido 'per ora resta'. Che fosse quello un segnale già chiaro come il sole a mezzogiorno era facile intuirlo. 

Però di solito (anche se non certo tutti i presidente lo fanno) quando si ha fiducia nell'operato di un tecnico lo si difende contro tutto e tutti, specie se in un momento difficile di una stagione sulla carta ancora più difficile. I tempi in cui Perinetti con poche ma decise parole ci metteva la faccia sono finiti. Le sicurezze legate all'operato della società anche. Cosmi ha senza dubbio commesso degli errori e la squadra vista in campo contro Catania e Fiorentina non è certo di quelle pronte a lottare col coltello tra i denti. Ma i punti guadagnati sono dalla sua, la squadra, almeno a parole, pure. Adesso è arrivato Iachini, che ricorda Cosmi in molti aspetti, non solo nell'inseparabile cappellino stile coperta di Linus. Riuscirà l'ex tecnico del Brescia a dare la famosa scossa? Ma sopratutto sarà protetto, difeso, aiutato dalla società? Oppure godrà anche lui di una fiducia condizionata e a tempo? Ai posteri, non tanto lontani comunque, l'ardua sentenza.

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