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  • Sienamania:| La prima volta in trasferta

    Sienamania:| La prima volta in trasferta

    Il tanto atteso 'colpo' esterno, il primo della stagione, Coppa Italia esclusa, è finalmente arrivato. La vittoria di Cesena è giunta nel momento migliore, quello in cui occorreva dare una dimostrazione di forza anche lontano dalla mura amiche e allo stesso tempo lanciare un segnale forte alla dirette concorrenti. In solo tre settimane la classifica è mutata tantissimo, e non solo per la Robur. Dopo mesi passati al quart'ultimo posto adesso la delicata lotta per evitare i tre ultimi piazzamenti comprende davvero molte squadre, alcune delle quali con organici decisamente più importanti di quello bianconero. La sterzata tanto richiesta nell'immediato post partita contro il Catania è quindi subito arrivata, in un modo quasi sorprendente. Era infatti molto difficile pensare positivo dopo il ko interno con i siciliani. Da quella sconfitta è nato però un Siena 'nuovo'. Più forte, più compatto, di sicuro più cinico.

    Il difetto di questa squadra per mesi era stato quello di non concretizzare le occasioni da gol create. Di non chiudere le partite, di non riuscire a sferrare il colpo del ko all'avversario di turno nel suo momento migliore. Palermo, Cagliari e Cesena hanno invece dimostrato che questa squadra sa essere anche 'cattiva'. Uno solo gol subito nelle ultime tre uscite, otto quelli realizzati, pesantissimi. Nove giorni fa Bogdani contro il Cagliari era riuscito a sbloccare un match teso, che vedeva una leggera supremazia dei sardi fin dalle primissime battute. Domenica al 'Manuzzi' lo stesso attaccante albanese ha cambiato la partita offrendo a Calaiò palla del rigore (il primo vero tiro in porta degli uomini di Sannino, che non erano riusciti ad impegnare troppo Antonioli) e poi chiudendo la pratica personalmente sei minuti più tardi.

    A Lecce nel primo tempo il Siena aveva giocato una partita ai limiti della perfezione, costringendo i padroni di casa sulla difensiva e facendo, come si dice in gergo, la partita. A Cesena è successo l'esatto contrario. Il pallino della manovra è stato lasciato ai romagnoli, già con un piede nella fosse e per di più con una formazione imbottita di seconde linee. Dopo averli lasciati sfogare, nel momento di logica flessione dei padroni di casa (che però a dire il vero oltre alla volontà ci hanno messo ben poco), la Robur è stata capace a colpire l'avversario con una ripartenza micidiale, mortifera per Moras e compagni. Al 'Via del Mare' le ripartenze dei giallorossi avevano affossato il Siena e messo in discussione la salvezza. Questa squadra ha dimostrato di aver imparato in fretta la lezione.

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