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  • Sienamania:| Coppa? La testa è altrove

    Sienamania:| Coppa? La testa è altrove

    La partita di domenica contro il Napoli ha aperto un ciclo breve ma davvero intenso di sfide importanti per la Robur. Fino a domenica 5 febbraio, data di Juventus-Siena a Torino, i bianconeri di Sannino saranno infatti impegnati ogni tre giorni fra campionato e Coppa Italia. Domani a Verona contro il Chievo ci sarà un vero e proprio appuntamento con la storia, visto che in caso di un altro successo (sarebbe il terzo consecutivo in trasferta nella competizione) per la Robur si spalancherebbero le porte della semifinale, traguardo sinceramente impensabile ad inizio stagione. Seppur importante e significativo, l'impegno del 'Bentegodi' non deve però distrarre eccessivamente dal campionato e dalla lotta per la salvezza, unico vero obiettivo stagionale. La prestazione contro il Napoli incoraggia per spirito e propensione al sacrificio, anche se lascia inevitabilmente un po' di rammarico per non essere riusciti a cogliere tre punti che potevano rappresentare un salto di qualità incredibile.

    Era purtroppo già successo altre volte (contro il Novara al 'Piola' e l'Inter al 'Franchi' per esempio) in questo girone di andata: nonostante una buona difesa alla fine la squadra subisce comunque gol. Spesso, se non sempre, la differenza tra un successo ed una sconfitta è figlia di piccoli dettagli, momenti decisivi che cambiano le sorti di un incontro e in alcuni casi di una stagione. In almeno queste tre occasioni alla Robur è mancato davvero un niente per portare a casa altrettanti risultati che adesso farebbero vedere tutto con un'altra prospettiva. Inconsciamente a volte la formazione bianconera tende a schiacciarsi troppo per difendere un risultato importante, rinunciando, o quasi, ad attaccare. Domenica la grande stanchezza e le doti eccezionali degli avanti del Napoli hanno fatto il resto. Peccato, però come detto la prestazione resta. E quella fatta contro la banda dell'incontentabile Mazzarri è stata encomiabile. 

    Il 3-5-2 si è rivelato un'opzione interessante da poter sfruttare anche in altre occasioni, e nonostante fosse la prima volta dall'inizio, la squadra è sembrata assimilarlo bene. Tra le note più liete anche la grande risposta di giocatori che avrebbero potuto pagare dazio sotto l'aspetto della tenuta fisica. Su tutti capitan Vergassola, decisivo e fondamentale allo stesso tempo, ma anche Brienza e Bolzoni, recuperati in extremis ma subito pronti a dare il proprio contributo. Così come Contini e Pesoli, l'uno reduce da una tribuna e l'altro sempre al centro di voci di mercato, hanno fatto il massimo, formando una linea a tre davvero molto valida e proteggendo al massimo l'ottimo Pegolo. Il giro di boa è da sempre tempo di bilanci. Diciannove punti, media di uno a partita, sono un bottino buono, specie se ci si guarda alle spalle. Poteva essere fatto di più, e sinceramente la squadra lo avrebbe anche meritato. Questa però sarà una stagione di sofferenza, fino alla fine. Di sicuro, se la squadra lotta e gioca come domenica (e come molte altre volte), le possibilità di salvezza aumentano sensibilmente.

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