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  • Sienamania:| Un maggio torrido

    Sienamania:| Un maggio torrido

    Impossibile in un momento come questo pensare a tutto ciò che fino a domenica era, o quantomeno sembrava, prioritario. La scelta del direttore sportivo, che sarebbe stata annunciata in queste ore, è naturalmente slittata a data da destinarsi, visto che purtroppo dallo scandalo calcioscommesse arrivano notizie quotidiane e ben poco rassicuranti. Lo scioglimento del rapporto con Sannino è ormai certo ma difficilmente la società in questa situazione potrà ufficializzare un'operazione come quella che riguarda il tecnico di Ottaviano. Le strade quindi si sono già divise, e per la felicità del Palermo e dello stesso Sannino presto sarà tutto definito.

    Era a questo punto davvero inutile trattenere con la forza contrattuale di un accordo valido solo sulla carta un allenatore svuotato di ogni voglia e motivazione, che a 55 anni non aspettava altro che un'occasione di un club di una fascia più alta. Il problema allenatore però rimane più grande che mai, visto che la Robur al momento attuale non è certo la più appetibile delle piazze per tutta la serie di motivi che purtroppo conosciamo benissimo. Discorso simile anche per il direttore sportivo. Di sicuro però una scelta andrà fatta alla svelta, indipendentemente dai tempi della giustizia ordinaria e di quella sportiva. Il processo sportivo che inizia domani vedrà la società implicata a causa delle dichiarazioni di Carabbio, che da mela marcia del calcio è adesso diventato attendibile nonostante alcune sue deposizioni siano davvero tutte la dimostrare e di difficile interpretazione.

    Prima Vitiello e Terzi, poi Conte, subito dopo Coppola, adesso Mezzaroma, già. In pratica a Siena nella passata stagione, secondo l'immacolato mediano bergamasco, tutti facevano cose losche e parallele a quanto invece accadeva sul campo. Per non far mancare nulla a questo mese di maggio decisamente intenso, si infittiscono le voci riguardo all'interessamento da parte del patron dello Spezia Gabriele Volpi nei confronti del pacchetto di maggioranza della società, di proprietà della famiglia Mezzaroma. Al momento però il presidente capitolino ha ben altri problemi da risolvere.

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