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  • Sienamania:| Vediamo cosa offre il mercato

    Sienamania:| Vediamo cosa offre il mercato

    È cambiato l'allenatore, ma non possono essere cambiate le priorità del mercato del Siena, che se vuole provare a salvarsi deve necessariamente rinforzare una squadra debole soprattutto dal punto di vista mentale. Se è vero però che la grinta e la cattiveria agonistica non si comprano al supermercato, Antonelli dovrà essere bravo a scovare quegli elementi, almeno uno per reparto, indipendentemente dal modulo che Iachini vorrà adottare, che siano pronti a rimboccarsi le maniche a dare una mano in un momento di grande difficoltà. È impensabile pensare a cosa successe in una situazione analoga, quando nel gennaio 2005 Perinetti consegnò a De Canio gente del calibro di Pasquale, Cozza, Maccarone e Tudor, tra altro pochi mesi prima titolare in una finale di Champions League. Allo stesso tempo però andranno evitate le mosse che costarono una anticipate retrocessione tre stagioni or sono.

    Il mercato è difficile, e farlo senza o quasi liquidità lo è ancora di più. Ma un tentativo anche su giocatori inizialmente fuori portata andrà fatto per provare a dare un segnale forte a tutti. E' ovvio che il reparto che necessità di almeno un rinforzo di valore e l'attacco, dove i vari Bogdani, Paolucci e Larrondo hanno fin ora deluso e Calaiò da solo non può reggere il peso della manovra. Di nomi per il momento se ne sentono pochi: l'idea di Antonelli è quella di vedere se le grandi squadre vorranno cedere in prestito elementi in esubero e magari pagarne anche parte dell'ingaggio. In questo senso però Floccari o Kozak sono piste difficili, e all'estero è raro trovare elementi in grado di incidere subito in una nuova realtà.

    In ogni caso prima di comprare andrà ceduto qualcuno: la rosa è troppo ampia e porta a costi di gestioni altissimi. Andrà via chi ha poco spazio o chi non ha inciso come Martinez, Campos Toro, Paolucci forse anche Dellafiore. Per avere liquidità però non basterà liberarsi di alcuni ingaggi, ma cedere almeno un giocatore. Neto è quello che al momento ha più mercato e che ad una cifra giusta sarebbe liberato. Il portoghese è un elemento forte ed affidabile, ma forse varrebbe la pena sacrificarlo in nome del mercato in entrata e soprattutto del bilancio, che resta ancora pericolosamente in rosso. Inoltre se Iachini passasse davvero alla difesa a quattro dietro le alternative non mancherebbero, almeno numericamente. In ogni caso, indipendentemente dai ruoli serve gente motivata, che ci creda. Altrimenti come diceva il silurato Cosmi in merito ai giocatori poco convinti di venire a Siena, 'stiano a casa'.

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