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  • Simoni avverte Mourinho: 'Ritornare all'Inter ora non è la scelta giusta'

    Simoni avverte Mourinho: 'Ritornare all'Inter ora non è la scelta giusta'

    Gigi Simoni, allenatore dell'Inter dal 1997 al 1999, parla della sua ex squadre e, in particolare, dell'eventuale ritorno di José Mourinho sulla panchina nerazzurra. Le parole di Simoni, così come riportate da Panorama.it, suoneranno come una doccia gelata sull'entusiasmo dei tanti tifosi interisti che sognano il ritorno dello Speciale One. 
     
    Dice l'attuale direttore tecnico della Cremonese: "Un ritorno di Mourinho? Intanto io ci andrei piano a fare questi discorsi ora, per l’Inter è un momento importante per tentare di arrivare alla qualificazione in Champions. Bisogna riconoscere anche le qualità di Stramaccioni, che gode della stima del presidente; io lo valuterei alla fine. Poi sì, potrebbe venir fuori il nome di Mourinho. Chiaro, lui è una garanzia, è molto scaltro e furbo. Però è anche un allenatore che pretende molto, guadagna molto e il suo arrivo sarebbe accompagnato da spese importanti di 6/7 giocatori. Il calcio italiano resta però sempre piacevole e interessante e la differenza non la fanno i soldi. Mourinho farà una valutazione della squadra, guarderà a quella più pronta ad avere da subito giocatori importanti. L’Inter, ora, non è la scelta giusta; economicamente non è inferiore a nessuno, però oggi c’è più attenzione da parte delle squadre italiane".
     
    Simoni prosegue: "Mou miglior allenatore della storia? Bè, lui ha avuto dei vantaggi rispetto agli altri allenatori. Ha allenato Inter, Chelsea, Real Madrid… allenando quelle squadre anche un allenatore normale come Simoni vince qualcosa. All’inizio fece il vice di Van Gaal al Barcellona, poi proseguì la carriera con Porto, miglior squadra del Portogallo. Ha vinto molto, ci mancherebbe altro; è anche un personaggio simpatico, sveglio e sicuramente un grande allenatore, però se non hai bravi giocatori vali di meno. Anche Guardiola ammise di essere un grande allenatore perché aveva una grande squadra. Anche Sacchi quando allenò il Milan allenava Gullit, Van Basten ecc… e quando hai quei giocatori lì e non vinci, sei scarso. Ad Allegri bisognerebbe dare il Pallone d’oro degli allenatori se raggiungerà il secondo posto, con quella squadra chi l’avrebbe mai detto". 

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