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  • Sinisa e Firenze:| Un amore mai sbocciato

    Sinisa e Firenze:| Un amore mai sbocciato

    Tra Mihajlovic e Firenze l’amore non è mai davvero sbocciato. Nonostante i segnali di risveglio che aveva dato la squadra nelle ultime settimane, adesso però siamo al punto forse più basso. La prestazione incolore di domenica contro la Sampdoria ha fatto arrabbiare molti tifosi, che hanno per altro atteso la fine della partita per manifestare il loro dissenso. Un comportamento che proprio il tecnico («aspettate il novantesimo e poi fischiate pure») aveva più volte richiesto alla gen- te. Nonostante ciò l’allenatore serbo ha stigmatizzato i mugugni, definendoli ingiusti, etichettando poi i sostenitori viola come un po’ particolari, «anche se hanno diritto a fare ciò che vogliono». Dichiarazioni che sono piaciute poco. «In altre circostanze – commenta il presidente del Centro di Coordinamento, Filippo Pucci - la squadra non è stata fischiata anche se magari lo avrebbe meritato. Per me domenica abbiamo semplicemente perso una grandissima occasione: dare un senso al campionato. Chiaramente ora è di nuovo malumore». E Mihajlovic che per buona parte del tor- neo era stato risparmiato dall’ira dei tifosi, non viene più salvato. «I risultati – aggunge Pucci – non lo aiutano: quando una squadra non fa un tiro in porta ha per forza qualche problema. E poi, in assoluto, anche se ognuno ha il proprio carattere, bisogna che il tecnico si faccia un esame di coscienza chiedendosi da dove viene la Fiorentina: da 5 anni semplicemente fantastici». Adesso invece bisognerà trovare il modo di arrivare fino a maggio. «Peccato perché dopo Palermo la gente aveva visto miglioramenti ma evidentemente è stato solo un fuoco di paglia: è una stagione nata male». E in vista della prossima, secondo molti, serve cambia- re. «Si parla molto di progetto, ma se vogliono creare un minimo di interesse è necessario – commenta il numero dell’Atf, Walter Tanturli – tenere un piccolo gruppo di questi giocatori (nella speranza che ci siano i nazionali) in- serendocene altri, magari qualche giovane. Va da sé che anche la guida tecnica debba essere diversa». «Anche contro la Samp - spiega poi – Mihajlovic ha sbagliato i cambi: io però sinceramen- te non ho sentito tutto questo disappunto come in altre cir- costanze. Su una cosa però il tecnico ha ragione: i fiorenti- ni sono polemici e particola- ri, ma è anche il bello di que- sta piazza dove non ci si può permettere a febbraio di non essere più in corsa per nessun obiettivo». Già, terminare il campionato con il solo scopo di raggiungere presto i 40 punti è un po’ poco. Il primo a saperlo è proprio l’allenatore, che ha sempre dichiarato come alla fine la posizione della Fiorentina sarebbe stata quella che merita. Buona per approdare almeno in Europa League. Una possibilità che in questo momento pare invece molto remota. Come quella di rivedere Sinisa sulla panchina viola il prossimo anno? È ancora un po’ presto per dirlo, anche se ora sono in pochi a scommettere su una sua conferma.

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