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  • Sir Alex d’Arabia

    Sir Alex d’Arabia

    Per gli inglesi è un’icona nazionale, la culla della rivoluzione industriale, ma perlomeno dal punto di vista calcistico Manchester potrebbe presto diventare una città araba. Dopo l’acquisto del Manchester City da parte degli sceicchi di Abu Dhabi, che hanno già speso centinaia di milioni di euro per portare la squadra ora allenata da Roberto Mancini al vertice del football europeo, anche il Manchester United sarebbe in procinto di diventare di proprietà di un paese del Medio Oriente: il Qatar. Il piccolo emirato del Golfo Persico avrebbe fatto un’offerta da 1 miliardo e 600 milioni di sterline, pari a quasi due miliardi di euro, per comprare lo storico club campione d’Inghilterra dal miliardario americano Malcom Glazer, che a sua volta lo rilevò nel 2005.

    Lo sceicco Hamad bin Khalifa sarà a Manchester lunedì insieme a una delegazioni di investitori qatarioti, secondo indiscrezioni pubblicate dal Daily Mirror, per concludere un accordo con la famiglia Glazer. L’imprenditore americano, proprietario anche dei Tampa Bay, squadra del campionato professionistico di football Usa, aveva finora rifiutato ogni offerta amichevole od ostile di acquisire i “Red Devils”, ma i bene informati ritengono che sarebbe disposto a farlo per un’offerta intorno ai 2 miliardi di sterline. Glazer acquistò il Manchester United sei anni fa per 750 milioni di sterline, pagando quasi interamente l’operazione con soldi presi a prestito che gli costano attualmente 45 milioni di sterline l’anno soltanto di interessi. Per questo, e per il presunto disamore verso un simbolo del calcio inglese che gli viene attribuito, i tifosi della squadra di Alex Ferguson lo hanno spesso contestato, cercando di organizzare a un certo punto una cordata locale per rilevare la società. Una ribellione che a un certo punto sembrava avere raccolto anche l’appoggio di un ex-giocatore importante come David Beckham.
    Così, a dispetto dei titoli raccolti sotto la gestione Glazer, l’opinione dominante è che Glazer prima o poi venderà, aspettando solo l’occasione giusta e il prezzo più alto possibile per uno dei club più famosi del mondo. Il Qatar sarebbe un candidato credibile, anche perché dopo avere ottenuto (non senza controversie) l’organizzazione dei mondiali di calcio del 2022 è interessato a rinforzare la sua squadra nazionale e i suoi club, eventualmente nazionalizzando giocatori, e comunque ad arricchire la sua cultura calcistica in prospettiva dei Mondiali. Alcuni rappresentanti dell’elite qatariota hanno già investito su squadre europee come il Malaga in Spagna e il Paris St. Germain in Francia, ma il Manchester United sarebbe in un’altra categoria, un obiettivo in grado di mettere il minuscolo ma ricchissimo emirato sulla carta geografica del pallone, tanto quanto ce lo ha messo l’assegnazione dei Mondiali.


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