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  • Sirigu: 'Non penso al Rinnovo, ma non torno in Serie A. L'Italia può essere la sorpresa del Mondiale'
Sirigu: 'Non penso al Rinnovo, ma non torno in Serie A. L'Italia può essere la sorpresa del Mondiale'

Sirigu: 'Non penso al Rinnovo, ma non torno in Serie A. L'Italia può essere la sorpresa del Mondiale'

L’Italia non gli manca, così come non gli manca la Serie A. Salvatore Sirigu giura fedeltà al Paris Saint Germain nella lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport: "Sono soddisfatto della scelta che ho fatto quando ho detto sì al PSG, perché ho sposato un progetto ambizioso e una società che può crescere ancora. Rinnovo? Non ci penso perché non è una priorità, voglio vincere ancora qui e possiamo farlo anche quest’anno".

L’obiettivo prefissato può essere addirittura la Champions League anche se Sirigu rimane con i piedi per terra: "Non so se possiamo vincerla, adesso il gioco si fa duro e i particolari fanno la differenza. Penso però che possiamo giocarcela con tutte, vogliamo arrivare fino in fondo. Ibrahimovic è fantastico, un attaccante fuori dal comune, sempre fondamentale. Cavani finora ha fatto benissimo, se non è sugli standard realizzativi degli anni al Napoli è solo a causa dell’infortunio che lo ha tenuto fermo un mese e mezzo.

Sulla Serie A, infinte: "Qui in Francia il calcio italiano è considerato in calo, complici gli stadi vecchi e le difficoltà dell’Inter e del Milan, ma io credo che la Serie A sia sempre interessante. Cagliari? Lo guardo sempre con piacere. Da piccolo mio nonno mi ha trasmesso il tifo per l’Inter, ma per un sardo il Cagliari è qualcosa di particolare. Per me Palermo è una piazza da Serie A, in Sicilia ho lasciato tanti amici”.

La chiusura va, ovviamente, ai Mondiali in Brasile con l’Italia: "Mi concentrerò da maggio in poi sul Brasile, ma non nascondo che mi farebbe piacere essere convocato. Sarà complicato per noi a causa del girone, l’Italia è una outsider, sulla carta Spagna, Argentina, Brasile e Germania sono un passo avanti a noi. Balotelli? Ci può dare una mano perché è forte, l’importante è che stia bene e tranquillo”.

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