Le acquisizioni della ricerca italo-americana sulla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sono "fondamentali", ma "la Federcalcio (che ha contribuito con propri fondi, ndr) dovrebbe finanziare uno studio sul rapporto tra il calcio e questa malattia, che non è mai stato fatto". E' l'opinione di Chantal Borgonovo, moglie dell'ex centravanti di Fiorentina e Milan Stefano Borgonovo, malato di Sla, e segretario generale della fondazione che porta il nome del marito. "I risultati della ricerca sono fondamentali, sicuramente un tassello in più nel difficile puzzle di questa malattia - ha detto All'ANSA Chantal Borgonovo -, ma riguardano i casi di Sla cosiddetta 'familiare', che sono il 2%, mentre il restante 98% sono 'sporadici' (senza precedenti in famiglia, ndr)". Gli ex calciatori malati, tra cui Borgonovo, rientrerebbero tutti in questa seconda categoria. "Secondo me la Figc mischia troppe cose - dice la moglie di Borgonovo -. Cosa c'entra il mondo del calcio con quella ricerca? La Federcalcio dovrebbe guardare di più in casa propria: finora nessuna ha fatto una ricerca su Sla e calcio, nonostante gli ex giocatori siano l'un per cento del totale dei malati (5 mila circa, ndr) e tra l'oro l'incidenza della Sla sia 20 volte superiore al normale. E' scandaloso che non ci sia uno studio che potrebbe dare indicazioni preziose".