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  • SOLO MILAN, Fedele: 'Balotelli cambi atteggiamento, altrimenti può partire'

    SOLO MILAN, Fedele: 'Balotelli cambi atteggiamento, altrimenti può partire'

    Secondo appuntamento stagionale con SOLO MILAN e questa settimana Calciomercato.com ha intervistato in esclusiva il collega Furio Fedele de Il Corriere dello Sport, grande esperto di cose rossonere che ha fatto il punto sul caso Balotelli e gli altri temi di stringente attualità.

    Partiamo proprio dall'articolo che Lei ha scritto stamattina a proposito di un futuro lontano dal Milan di Balotelli. E' davvero uno scenario verosimile e il distacco avverebbe più su pressione del giocatore o della società, stanca dei suoi comportamenti in campo?

    "Mario deve cambiare atteggiamento, soprattutto con gli arbitri. Sta diventando vittima di se stesso e questi episodi finiscono per influenzare l'approccio dei direttori di gara nei suoi confronti. A fine anno comunque verrà tirata una linea e, se le cose continuassero ad andare così, il giocatore potrebbe essere ceduto, sempre che si trovi un acquirente adeguato. Inoltre, Balotelli ha espresso un certo gradimento per la Premier League, campionato dove si è sentito più tutelato rispetto agli interventi dei difensori avversari, e il suo agente Raiola è abituato a movimentare sempre il mercato, spostando sempre un paio di giocatori".

    Veniamo alle ultime gare del Milan. Appartiene al partito degli ottimisti per le ultime prestazioni in crescendo della squadra o a quello che sottolinea gli sbandamenti difensivi?

    "Il pacchetto arretrato sta facendo cose inquietanti, in particolare le reti incassate col Bologna sono state grottesche. Al di là dell'attenuante delle assenze, contro la Sampdoria i rossoneri devono conquistare tre punti per non perdere terreno dalle concorrenti per il terzo posto e poi fare risultato martedì in Champions League con l'Ajax".

    A tal proposito, secondo Lei la società si muoverà sul mercato a gennaio per rinforzare la difesa?

    "Qualcosa verrà fatto, i nomi che vengono monitorati sono sempre i soliti, su tutti quello di Astori del Cagliari. Chi sta giocando adesso non è all'altezza del Milan o non adatto a confrontarsi su certi palcoscenici".

    A colpire sono gli errori commessi dai singoli, alcuni dei quali anche da Abbiati. Qual è il suo giudizio sul momento del portiere milanista?

    "In un momento in cui tutto va male, ovviamente balzano all'occhio anche le sue sviste. L'unico vero aspetto positivo in casa Milan riguarda la condizione atletica, che è davvero molto buona se si considerano tutti i risultati portati a casa nei minuti finali delle partite".

    Per martedì, con l'Ajax, dovrebbero recuperare De Sciglio, Montolivo ed El Shaarawy: quale sarà il rientro più importante? E a proposito del Faraone, quale sarà il ruolo che riuscirà a ritagliarsi in questa stagione?

    "Contro gli olandesi sarà già significativo  il rientro di Balotelli, che è un giocatore determinante. Rispondendo alla tua domanda, dico Montolivo: il centrocampo, nonostante l'ottimo rendimento fornito in questa fase da De Jong, ha bisogno di un cervello pensante che sappia dare qualità al gioco. In quanto a El Shaarawy, se si puntava davvero su di lui, non sarebbe stato acquistato Matri. Penso poi alle parole del ct azzurro Prandelli, che ha sottolineato come il ragazzo non stia attraversando un grande momento dal punto di vista mentale. Se dovesse essere utilizzato, sarebbe meglio da titolare, perchè non riesce ad incidere come vorrebbe quando parte dalla panchina".

    Concludiamo con Allegri. In caso di mancata svolta nelle prossime tre gare con Samp, Ajax e Juventus, la sua posizione tornerebbe in bilico?

    "Attualmente, l'allenatore non ha grandi responsabilità e non vedo in giro alternative all'altezza. Lo stesso Inzaghi ha bisogno di fare esperienza e non ha una conoscenza dello spogliatoio come quella del tecnico livornese. E poi gli ultimi acquisti del calciomercato sono ingiudicabili: Saponara è un mistero, Kakà e Silvestre sono infortunati e Matri non sta facendo bene".

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